mercoledì 30 settembre 2015

Dark was the night, cold was the ground


Dark was the night, cold was the ground – Blind Willie Jhonson, 1927

E' una serata fredda e buia, guardando fuori dalla finestra per un momento pensiamo a tutti quelli che non hanno un riparo e che sono fuori, sotto un tetto di stelle. La notte scura ed il suolo freddo, un'esperienza che moltissimi esseri umani in questo momento stanno vivendo. Tra i molti che non sono stati fortunati nella vita e si sono trovati a vivere questa scomoda esperienza troviamo Blind Willie Jhonson, adesso riconosciuto come uno dei più grandi compositori blues di tutti i tempi ma che ha vissuto ed è morto in povertà. 

La voce di Willie viaggia tra le stelle

Blind Willie Jhonson nacque a Brenham, Texas, il 22 gennaio 1897. Orfano di madre, a cinue anni si costruì la sua prima chitarra e annunciò al padre che avrebbe fatto il predicatore. Non era cieco dalla nascita, perse la vista a sette anni. Le informazioni sulla sua vita non sono certe, la storia più accreditata è che perse la vista a causa della madre adottiva, che gli lanciò della lisciva negli occhi dopo un violento litigio con il padre. Nonostante le disgrazie che sin da giovanissimo lo colpirono, Willie rimase molto religioso ed usò la musica per diffondere il suo credo. Passò la vita a suonare la sua musica, a metà tra il blues e lo spiritual, per le strade di molte città del Texas. Della sue canzoni restano 29 brani registrati per la Columbia Records durante gli anni della grande depressione. Tra questi "Dark was the night, cold was the ground" è uno dei più famosi, nonostante sia praticamente privo di testo. La canzone è un grande esempio di uso dello slide, dove la voce si limita ad accompagnare la chitarra con mormorii tipici dello spiritual. Per l'effetto slide Willie usava un collo di bottiglia, secondo altre fonti un coltello. Nel 1977 la canzone Dark was the night, cold was the ground, venne scelta per essere inserita nel disco d'oro a bordo delle sonde del progetto Voyager, per rappresentare la solitudine umana.


*la canzone non ha un testo, ma una serie di vocalizzazioni in stile gospel*



Il progetto Voyager prevedeva lo studio dei confini del sistema solare tramite due sonde, la Voyager 1 e la Voyager 2. Oltre agli strumenti scientifici necessari per la missione, i progettisti della nasa pensarono di inserire nelle sonde un disco che raccogliesse i suoni dell'umanità. Terminata la loro missione e sorpassati i confini del sistema solare, le due sonde Voyager si sono strasformate in messaggi in bottiglia che forse, un giorno, qualche intelligenza aliena recupererà.
Blind Willie Jhonson ha vissuto una vita difficile e triste, morì di malaria il 18 settembre 1945 dopo che gli venne negato il ricovero in ospedale. Non lo accettarono perchè era cieco, secondo altre fonti perchè era nero, o forse perchè era povero.
In questo momento le sonde sono a 19,899,332,774 Km dalla terra in continuo allontanamento, la malinconia e la difficile situazione umana sono in viaggio tra le stelle, sottoforma delle note e della voce di Willie. 



Nessun commento:

Posta un commento