martedì 6 maggio 2014

Enjoy the silence


Enjoy the silence – Depeche Mode, Violator, 1990

Enjoy the silence, traducibile con "goditi il silenzio", è il ventiquattresimo singolo del gruppo inglese Depeche Mode. Registrato durante il 1989, fu distribuito nei negozi inglesi il 5 febbraio del 1990 come secondo singolo estratto dall'album Violator. Il brano fu composto da Martin Gore e non dal cantante Dave Gahan. Enjoy the silence vinse il premio come miglior singolo ai Brit Awards del 1991, ed è tutt'ora una delle canzoni di maggior successo della Band.

enjoy the silence
Dave Gahan in cerca di un posto dove godersi il silenzio

Originariamente Enjoy the silence era una ballata molto lenta suonata con l'organo. Fu di Alan Wider, l'allora tastierista del gruppo, l'idea di velocizzare la canzone. Inizialmente l'idea non piaceva particolarmente agli altri componenti della band, ma quando la canzone cominciò a prendere forma si resero conto della potenzialità di quel brano.
In un'intervista del 2012 alla rivista Mojo, Martin Gore ha dichiarato:

"The original demo of Enjoy the Silence was very slow and minimal, just me and a harmonium, and Alan (Wilder) had this idea of putting a beat to it. We added the choir chords and (producer) Flood and Alan said, 'Why don't you play some guitar over the top?'. That's when I came up with the riff. I think that's the only time in our history when we all looked at each other and said, 'I think this might be a hit' "

"Il demo originale di Enjoy the silence era molto lento e minimale, solo io e un armonium (un tipo di organo), e Alan (Wilder) ebbe questa idea di metterci del ritmo. Aggiungemmo gli accordi e Flood (il produttore) e Alan dissero, 'Perchè non ci suoni un po' di chitarra sopra?'. Così venni fuori con il riff. Io credo che sia stata l'unica volta nella nostra storia che ci siamo guardati tra di noi e abbiamo detto, 'Credo che questo potrebbe essere un successo' "

C'è una storia curiosa che riguarda Alan Wider: dopo l'abbandono del primo tastierista nel 1981, i Depeche Mode decisero di mettere un annuncio sulla rivista Melody Maker che recitava "Cercasi tastierista per un complesso consolidato - astenersi perditempo". Una cosa insolita per una band già di affermato successo internazionale mettere un annuncio su una rivista per sostituire un componente, ma fu grazie a quell'annuncio che Wider fece fortuna e che in seguito nacque Enjoy the silence.
Il videoclip della canzone, uno dei più celebri della band, si limita a mostrare il cantante vestito da monarca che va in giro per vari paesaggi con in mano una sedia sdraio. Il video fu ideato e diretto da Anton Corbijn, per sua stessa ammissione ispirato al libro 'Il piccolo principe'. Anche l'idea del video non piaceva alla band, ma dopo che Corbin spiegò loro il significato cambiarono idea. L'idea di Corbijn era quella di rappresentare un re che ha tutto, ma che cerca solamente un posto dove sedersi.

TESTO ORIGINALE:

Enjoy the silence

Words like violence
Break the silence
Come crashing in
Into my little world
Painful to me
Pierce right through me
Can't you understand
Oh my little girl
All I ever wanted
All I ever needed
Is here in my arms
Words are very unnecessary
They can only do harm
Vows are spoken
To be broken
Feelings are intense
Words are trivial
Pleasures remain
So does the pain
Words are meaningless
And forgettable
All I ever wanted
All I ever needed
Is here in my arms
Words are very unnecessary
They can only do harm
Enjoy the silence

- - -

TESTO TRADOTTO:


Goditi il silenzio

Parole come violenza
Rompono il silenzio
Vengono a rompersi
Dentro il mio piccolo mondo
Doloroso per me
Mi perfora trafiggendomi
Non puoi capire
Oh mia piccola ragazza
Tutto quello che ho sempre voluto
Tutto quello di cui ho sempre avuto bisogno
E' qui tra le mia braccia
Le parole sono veramente superflue
Possono solo far male
Le promesse (di matrimonio) sono dette
Per essere rotte
Le sensazioni sono intense
Le parole banali
I piaceri rimangono
Così il dolore
Le parole sono senza senso
e dimenticabili
Tutto quello che ho sempre voluto
Tutto quello di cui ho sempre avuto bisogno
E' qui tra le mia braccia
Le parole sono veramente superflue
Possono solo far male
Goditi il silenzio

- - -

Passando al testo, non sono mancati all'epoca (e in parte anche oggi) coloro che sostengono che la canzone parli dell'eroina. E' una cosa senza senso, il testo è facilmente comprensibile, ma se una rock star ha un problema con la droga per molti sembra ovvio che ogni canzone parli di quello.
Non è questo il caso, Enjoy the silence parla di quei momenti in cui si è felici semplicemente per il fatto di stare con la persona amata. Sono momenti di intenso valore sentimentale, dove il valore del linguaggio gestuale supera di gran lunga quello del linguaggio parlato.
Le parole possono ferire, specie se dette da una persona amata, molto più di quanto possa fare una percossa (Words like violence / Break the silence...). Stando abbracciati alla persona amata, si crea un mondo intimo e staccato dal resto del pianeta (Into my little world) e ogni interferenza, anche vocale, è un disturbo (Painful to me...).
Le parole, anche quelle d'amore, possono essere semplicemente superflue in determinati momenti. Questo anche perchè le parole sono effimere (Vows are spoken / To be broken), meglio lasciarle e godersi il momento (feelings are intense). Quando si è con la persona giusta, non si ha bisogno di altro (All i ever Wanted...).
Forse l'argomento trattato dal testo non è tra i più originali, ma descrive bene il tipo di sensazione che si prova in determinati momenti, dove tutto è talmente perfetto che si desidererebbe congelare il tempo, in modo che nulla possa più disturbare la perfezione di quei pochi istanti perfetti.
Un'altra chiave di lettura può essere che le parole sono comandate dal cervello, e quindi pesate e calcolate. La gestualità invece è figlia dell'istinto e del sentimento e quindi più sincera.

Di questa canzone sono state fatte innumerevoli versioni e cover. L'unica che mi prendo il disturbo di segnalare è quella del 2004 remixata Mike Shinoda dei Linkin Park, contenuta nell'album dei Depeche Mode The Remixes 81-04, conosciuta come Enjoy the Silence 04.

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