domenica 15 dicembre 2013

London calling


London calling - The Clash, London calling, 1979

28 marzo del 1979, ore 4.00, centrale nucleare di Three Mile Island in Pennsylvania USA.
La centrale opera ad un regime del 97% quando qualcosa non funzione nel circuito di raffreddamento secondario del reattore. Strumentazione inadeguata e scarsa competenza del personale portarono a quello che fino ad oggi è considerato il peggiore incidente nucleare nella storia dell'energia nuclare commerciale. Il nocciolo del reattore arrivò ad una parziale fusione, tutt'oggi il reattore è chiuso e in stato di monitoraggio in attesa dello smantellamento (perchè è bene che si sappia, nessono finora ha mai smantellato una centrale nucleare e nessuno ha un'idea precisa di come si possa fare).
Da quel terribile incidente nacque la canzone "London calling" scritta da degli spaventati e sconcertati Clash.

Il punk va ascoltato così: vecchio, smagnetizzato e analogico!

Joe Strummer, leader della band, in merito "all' errore nucleare" che portò alla nascita della canzone ebbe a dire :

"We felt that we were struggling about to slip down a slope or something, grasping with our fingernails. And there was no one there to help us."

"Ci sentivamo come se stessimo per scivolare giù per un pendio o qualcosa di simile, grattando con le nostre unghie (per non cadere). E non ci fosse nessuno lì ad aiutarci"

"London calling" però non è solo paura per il nucleare, è un insieme dei timori dei Clash. Nella canzone sono inseriti anche riferimenti alla brutalità della polizia, al disagio sociale, alle droghe ed infine alla precaria situazione della band in quel periodo.
I Clash non avevano più un manager, erano fortemente indebitati e l'ondata punk ormai era alla fine. Per fortuna i Clash poi hanno superato quel momento difficile, anche grazie a questa canzone che riuscì a rimanere nelle classifiche inglesi per 15 settimane. Fu anche la prima canzone dei Clash ad entrare nelle classifiche straniere, rimase la canzone di maggior successo fino a "Shoul I stay or Should i go" composta dieci anni dopo. In parte la popolarità di questa canzone è dovuta anche al videoclip, girato su una chiatta in una piovosa sera lungo il Tamigi.

TESTO ORIGINALE:

London calling

London calling to the faraway towns
Now war is declared, and battle come down
London calling to the underworld
Come out of the cupboard,
you boys and girls
London calling, now don't look to us

Phoney Beatlemania has bitten the dust
London calling, see we ain't got no swing
'Cept for the ring of that truncheon thing

The ice age is coming, the sun's zooming in
Meltdown expected, the wheat is growing thin
Engines stop running, but I have no fear
'Cause London is drowning, and I live by the river

London calling to the imitation zone
Forget it, brother, you can go it alone
London calling to the zombies of death
Quit holding out, and draw another breath
London calling, and I don't wanna shout
But while we were talking, I saw you nodding out
London calling, see we ain't got no high
Except for that one with the yellowy eyes

The ice age is coming, the sun's zooming in
Engines stop running, the wheat is growing thin
A nuclear error, but I have no fear
'Cause London is drowning, and I live by the river

Now get this

London calling, yes, I was there, too
An' you know what they said?
Well, some of it was true!
London calling at the top of the dial
After all this, won't you give me a smile?
London calling

I never felt so much alike alike alike alike

- - -

TESTO TRADOTTO:

Londra chiama

Londra chiama le città lontane
Adesso la guerra è dichiarata, la battaglia in arrivo
Londra chiama l'oltretomba
Venite fuori dall'armadio,
ragazzi e ragazze
Londra chiama, adesso non guardate noi
La falsa Beatlemania ha mangiato la polvere
Londra chiama, vedi noi non abbiamo oscillazioni
Eccetto che per l'anello del manganello

L'era glaciale sta arrivando, il sole sta ingrandendo
La fusione è prevista, il grano cresce magro
Motori smettono di girare, ma io non ho paura
Perchè Londra sta affondando, ed io vivo sulla riva del fiume

Londra chiama alla zona d'imitazione
Lascia perdere, fratello, puoi andare da solo
Londra chiama gli zombie della morte
Molla la presa, e prendi un altro respiro
Londra chiama, ed io non voglio urlare
Ma mentre stavamo parlando, ti ho visto fare un cenno fuori
Londra chiama, vedi non siamo andati troppo in alto
Eccetto quello con gli occhi giallastri

L'era glaciale sta arrivando, il sole sta ingrandendo
Motori smettono di girare, il grano cresce magro
Un errore nucleare, ma io non ho paura
Perchè Londra sta affondando, ed io vivo sulla riva del fiume

Ora prendete questo

Londra chiama, si, ero li, anche io
E lo sai cosa hanno detto?
Bene, che in parte era vero !
Londra chiama dalla cima del quadrante
Dopo tutto questo, non vuoi farmi un sorriso?
Londra chiama

Non mi sono mai sentito così così così così

- - -

Ed ora un'occhiata al testo:
Il ripetuto "London calling" fa riferimento alla frase "This is London calling..." che usava l'emittente radio BBC durante la seconda guerra mondiale, quando trasmetteva verso i paesi occupati.
"Now war is declared, and battle come down" sembrerebbe far riferimento ad un'eventuale guerra nucleare, dopotutto in quegli anni non era poi così improbabile.
"Phoney Beatlemania has bitten the dust" è un riferimento alla fine dell'ondata punk degli anni '70.
" 'Cept for the ring of that truncheon thing" è una frase nella quale i Clash esprimono la loro preoccupazione per la brutalità della polizia, "ring of that truncheon thing" altro non è che il manganello che all'epoca era dotazione standard per le forze dell'ordine inglesi.
"The ice age is coming, the sun's zooming in Meltdown expected, the wheat is growing thin Engines stop running" sono tutti riferimenti alle conseguenze di una catastrofe nucleare. "Engines stop running" potrebbe riallacciarsi all'iniziale frase sulla guerra dichiarata, in caso di un'esplosione nucleare l'onda elettromagnetica "friggerebbe" tutti i componenti elettronici di un motore facendolo fermare. Ma è anche probabile che si continui a far riferimento alla crisi di Three Mile Island, senza l'energia prodotta dalla centrale i motori si fermano. Quale sia la spiegazione più veritiera solo i Clash lo sanno.
" 'Cause London is drowning, and I live by the river" è una delle ennesime paure di Strummer: che il Tamigi rompa gli argini e sommerga buona parte del centro di Londra. Oggi per evitare questa eventualità esiste la Thames Barrier, segno che le paure di Strummer non erano del tutto infondate.
Il testo segue con frasi di paura e paranoia da disastro nucleare, fino a "Except for that one with the yellowy eyes". Questa frase sugli occhi gialli è un riferimento all'abuso di alcolici.
L'ultima frase su cui soffermarsi è "London calling, yes, I was there, too An' you know what they said? Well, some of it was true!". Questa frase è la più personale della canzone, riassume un po' il sentimento dal quale è nata. Si potrebbe leggere come "Ho un sacco di paure e sai Londra cos'ha detto? Che buona parte di queste sono fondate!". Da questa amara presa di coscienza arriva la frase finale : "I never felt so much alike alike alike alike".

Chiudo questa piccola recensione con qualche parola sull'energia nucleare. Il nucleare non è affatto "pulito e sicuro", in realtà è sporchissimo e pericolosissimo. In Italia abbiamo avuto (stranamente) il buon senso di non costruire centrali nucleari. Tramite 2 referendum popolari siamo riusciti a rimanere "denuclearizzati" (almeno fino ad un certo punto, perchè anche se non se ne parla molto ci sono reattori nucleari in Italia. Piccoli, militari, ma ci sono). E' questione di tempo prima che i politicanti di turno non tornino a favoleggiare di un "nucleare italiano". Quando questo accadrà, fermiamoci un attimo ad ascoltare i Clash e poi vediamo di dire "NO" ancora una volta. Perchè se il nucleare è già dannatamente pericoloso un eventuale "nucleare italiano", visto come vanno le cose qui da noi, è assicurazione di catastrofe.

2 commenti:

  1. per esperienza personale ti assicuro che la colorazione giallastra degli occhi può dipendere dall'abuso di alcolici. Eh già...

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    1. Oh, non si smette mai di imparare! Allora correggo subito, grazie della dritta!

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