sabato 14 settembre 2013

Transmission


Transmission - Joy Division, Novelty, 1979.

I Joy Division erano una band post punk inglese nata nel 1977 e terminata nel 1980 con il suicidio del cantante Ian Curtis (la band è andata poi avanti con il nome di New Order, ma senza Curtis si può considerare una cosa apparte). Nella loro brevissima vita, i Joy Division hanno lasciato una traccia indelebile nel mondo della musica. Nati dall'ispirazione fornitagli da Sex Pistols e Buzzcocks, i Joy Division rielaborarono il loro iniziale punk rock in una forma nuova, facendoli pionieri del genere post punk. Continuarono ad evolversi fino ad arrivare all'ultimo disco "closer" che uscì postumo alla morte del cantante, dal suono decisamente oscuro che gettò le basi per il genere dark.
Il nome iniziale del gruppo era Warsaw in onore alla canzone strumentale di David Bowie "Warszawa".

Trasmissione radio dai Joy Division
La band cambiò il nome all'inizio del 1978 per evitare di essere confusi con il gruppo punk londinese Warsaw Pakt. Nel racconto "House of Dolls" del 1955, Joy Division è il nome dato ad una divisione di giovani prigioniere ebree costrette a prostituirsi per i soldati tedeschi all'interno dei lager nazisti. I fatti raccontati in House of Dolls sono pura invenzione, il racconto è grottesco/pornografico, ma ai Joy Division doveva essere piaciuto perchè è da li che presero il nuovo nome per la band.
La canzone Transmission, una delle più conosciute della band, fu pubblicata come singolo ed uscì nell'ottobre del 1979. Il suono è quello post punk generalmente accostato alla Band. Sono molti i gruppi, dark e non, che hanno coverizzato questa canzone nel corso degli anni. Tra questi ricordo di aver visto gli Smashing Pumpkin suonarla durante la tour di Adore a Bologna, alla fine degli anni '90.

TESTO ORIGINALE:

Transmission

Radio, live transmission.
Radio, live transmission.

Listen to the silence, let it ring on.
Eyes, dark grey lenses frightened of the sun.
We would have a fine time living in the night,
Left to blind destruction,
Waiting for our sight.

And we would go on as though nothing was wrong.
And hide from these days we remained all alone.
Staying in the same place, just staying out the time.
Touching from a distance,
Further all the time.

Dance, dance, dance, dance, dance, to the radio.
Dance, dance, dance, dance, dance, to the radio.
Dance, dance, dance, dance, dance, to the radio.
Dance, dance, dance, dance, dance, to the radio.

Well I could call out when the going gets tough.
The things that we've learnt are no longer enough.
No language, just sound, that's all we need know, to synchronise
Love to the beat of the show.

And we could dance.

Dance, dance, dance, dance, dance, to the radio.
Dance, dance, dance, dance, dance, to the radio.
Dance, dance, dance, dance, dance, to the radio.
Dance, dance, dance, dance, dance, to the radio.

- - -

TESTO TRADOTTO:

Trasmissione


Radio, trasmissione in diretta
Radio, trasmissione in diretta

Ascolta il silenzio, lascia che suoni
Occhi, lenti scure spaventate dal sole
Ci divertiremmo a vivere nella notte
Lasciati alla cieca distruzione
Aspettando per (riavere) la nostra vista

E vorremmo andare avanti come se fosse niente
E nascondendoci da questi giorni, rimarremo soli
Rimanendo nel solito posto, basta star fuori dal tempo
Toccando a distanza
Ogni volta più lontano

Balla, balla, balla,balla, balla, (al ritmo) della radio
Balla, balla, balla,balla, balla, (al ritmo) della radio
Balla, balla, balla,balla, balla, (al ritmo) della radio
Balla, balla, balla,balla, balla, (al ritmo) della radio

Beh, potrei tirarmene fuori quando le cose si fanno difficili
Le cose che abbiamo imparato non sono più sufficienti
Nessun linguaggio, solo suono, è tutto quello che ci serve sapere, per sincronizzare
L'amore al ritmo dello show

e potremo ballare.

Balla, balla, balla,balla, balla, (al ritmo) della radio
Balla, balla, balla,balla, balla, (al ritmo) della radio
Balla, balla, balla,balla, balla, (al ritmo) della radio
Balla, balla, balla,balla, balla, (al ritmo) della radio

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Ian Curtis oltre ad essere un cantante era anche un poeta, questo rende i suoi testi leggermente "esoterici" e non semplicissimi da comprendere. Sono due le principali intepretazioni per questa canzone: una vede un'umanità ridotta a non pensare, schiava dei media che dice loro cosa fare e cosa pensare. L'altra riguarda il rifugiarsi nella musica per non pensare, almeno per qualche tempo, ai problemi della vita.
Penso che la seconda interpretazione sia quella più appropriata, Ian Curtis e gli altri componenti del gruppo erano nati e cresciuti in una poverissima Manchester che ancora portava i segni della seconda guerra mondiale. Le loro vite erano incentrate sul ritrovarsi per suonare con il gruppo e per ascoltare musica alla radio, mentre intorno a loro si faceva sempre più concreto lo spettro di una terza guerra mondiale. Questa canzone credo che descriva la loro condizione di allora. Attorno a loro vedevano solo problemi, ma nonostante questo continuavano a trovarsi per suonare ed ascoltare musica come se niente fosse (and we would go on as though nothing was wrong).
Povertà, disillusione, la paura della bomba atomica, tutti i timori che i Joy Division potevano avere erano esorcizzati dalla musica, che aveva il potere di tirarli fuori da quella dimensione di timore e preoccupazione (Staying in the same place, just staying out time) e di farli sentire lontani e al sicuro dai mali del mondo (Touching from a distance).
Per accedere a questa dimensione lontana dai mali del mondo non è necessario avere grandi doti o conoscenze (the things that we've learnt are no longer enough), tutto ciò che serve è ascoltare e lasciarsi trasportare dalla musica (No language, just sound, that's all we need to know, to synchronize) così potremo ballare senza pensare a niente (And we could dance).
La musica ha questo potere terapeutico, quello di prenderti e portarti da qualche altra parte, almeno per un po'. Ed è questo infondo che rende speciale la buona musica delle belle canzoni.




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