venerdì 28 febbraio 2014

Lost in the supermarket


Lost in the supermarket – The Clash, London calling, 1979

Sicuramente a qualcuno sarà capitato, magari da bambino, di perdersi in un supermercato. E' accaduto anche a Joe Strummer, da adulto, nel supermercato "The internationale" situato tra il 471 e 473 di Kings Road a pochi passi da dove viveva alla fine degli anni '70.
L'Internazionale non era abbastanza grande perchè Strummer potesse veramente perdersi, ma in un'intervista del 1999 racconta che all'epoca gli capitò di rimanere stordito dalle luci e dai colori di quel supermercato, da lì venne l'idea per "lost in the supermarket".

Mick Jones, la voce di "lost in the supermarket"

La canzone è stata scritta da Strummer, ma è cantata da Mick Jones. Rispetto alle altre canzoni di London calling ha un ritmo più lento. Il lavoro fatto in studio sulla canzone ha fatto di "lost in the supermarket" un pezzo difficile da eseguire dal vivo, tanto che è stata suonata pochissime volte nei concerti.

TESTO ORIGINALE:

Lost in the supermarket

I'm all lost in the supermarket
I can no longer shop happily
I came in here for that special offer
A guaranteed personality

I wasn't born so much as I fell out
Nobody seemed to notice me
We had a hedge back home in the suburbs
Over which I never could see

I heard the people who lived on the ceiling
Scream and fight most scarily
Hearing that noise was my first ever feeling
That's how it's been all around me

I'm all lost in the supermarket
I can no longer shop happily
I came in here for that special offer
A guaranteed personality

I'm all tuned in, I see all the programs
I save coupons from packets of tea
I've got my giant hit discotheque album
I empty a bottle and I feel a bit free

The kids in the halls and the pipes in the walls
Make me noises for company
Long distance callers make long distance calls
And the silence makes me lonely

I'm all lost in the supermarket
I can no longer shop happily
I came in here for that special offer
A guaranteed personality

And it's not hear

It disappear

I'm all lost in the supermarket
I can no longer shop happily
I came in here for that special offer
A guaranteed personality

I'm all lost

- - -

TESTO TRADOTTO:

Perso nel supermercato


Sono completamente perso nel supermercato
Non posso più acquistare felicemente
Sono venuto qui per questa offerta speciale
Una personalità garantita

Più che nato sono capitato
Nessuno sembrava notarmi
Avevamo una siepe ditro casa in periferia
Oltre la quale non potevo vedere

Sentivo la gente che viveva sopra di me
Urlare e litigare spaventosamente
Sentire quel rumore fu la mia prima emozione
Questo è quello che avevo intorno

Sono completamente perso nel supermercato
Non posso più acquistare felicemente
Sono venuto qui per questa offerta speciale
Una personalità garantita

Sono sempre sintonizzato, vedo tutti i programmi
Conservo i punti dai pacchetti del tè
Ho preso la mia raccolta gigante di canzoni disco
Svuoto una bottiglia e mi sento un po' più libero

I bambini nei corridoi ed i tubi nei muri
Fanno rumore che mi tiene compagnia
Chi chiama da lontano fa chiamate da lontano
Ed il silenzio mi rende solo

Sono completamente perso nel supermercato
Non posso più acquistare felicemente
Sono venuto qui per questa offerta speciale
Una personalità garantita

E non si sente

Sparisce

Sono completamente perso nel supermercato
Non posso più acquistare felicemente
Sono venuto qui per questa offerta speciale
Una personalità garantita

Sono completamente perso

- - -
 
Nel testo della canzone sono presenti 2 componenti: la critica al consumismo e lo spaccato della vita nei poveri quartieri della periferia di Londra.
Il ritornello con il quale apre la canzone porta il messaggio di monito al consumismo. "I'm all lost in the supermarket, I can no longer shop happily", pensiamo agli iper mercati che ormai hanno invaso anche l'Italia : Banchi lunghi decine di metri, ripieni di prodotti più simili a materiali di raffineria che cibo. Luci da tutte le parti, con pubblicità ad ogni angolo per convincerti a comprare un prodotto piuttosto che un altro (che poi sono uguali se non per la confezione). La folla, gente con carrelli sempre più grandi per metterci dentro sempre più roba e non scordiamoci le code alla cassa. Alla luce di questo scenario, non è difficile capire il "I can no longer shop happily" e la sensazione di smarrimento del protagonista della canzone.
Quelli che una volta nei negozi si chiamavano clienti nei supermercati diventano consumatori, la strofa "I came in here for that special offer, a guaranteed personality" si riferisce a questo. Il consumismo tramite la pubblicità cerca di rendere tutti uguali, degli animali da shopping. Si creano necessità inesistenti e problemi falsi per poter poi vendere la soluzione. La pubblicità è una macchina crea infelicità, in modo che la felicità sia raggiunta comprando il giusto prodotto. L'offerta speciale di cui parla Joe Strummer è una personalità da pubblicità, piatta e vuota.
Le strofe che seguono il ritornello sono scene di vita nei "Suburbs" di Londra. "We had a hedge back home in the suburbs, over which I never could see" è un ricordo autobiografico di Strummer di quando era bambino. Le altre strofe sono ispirate all'infanzia del chitarrista Mick Jones, cresciuto con la madre e la nonna nel seminterrato di un palazzone dei sobborghi. Chi vive in una casa popolare troverà alcune immagini familiari: "I heard the people who lived on the ceiling, scream and fight most scarily", le pareti sottili che lasciano passare ogni suono dei vicini, compresi i litigi. "The kids in the halls and the pipes in the walls", il suono dei bambini che giocano e le tubature che corrono per le pareti delle scale.
La vita nei suburbs è triste e povera : "Hearing that noise was my first ever feeling, that's how it's been all around me" i litigi sono così frequenti che sono il primo ricordo del protagonista della canzone. "I'm all tuned in, I see all the programs" il vuoto e la solitudine vengono riempiti dalla televisione, è anche la brutta condizione di molti anziani italiani rimasti praticamente soli e con il minimo per sopravvivere. "I save coupons from packets of tea, i've got my giant hit discotheque album", accompagnati dalla televisione, in molti si lasciano portare sulla via del consumismo fatta di acquisti inutili e raccolte punti. "I empty a bottle and I feel a bit free", in questo scenario degradato l'alcolismo regna sovrano come via di uscita e valvola di sfogo.
La canzone è stata scritta nel 1979, oggi nel 2014 le cose non sono cambiate per chi vive nei sobborghi tra povertà e degrado. Il consumismo non fa altro che peggiorare la vita di chi già è in condizioni difficili, come dare un osso di gomma ad un cane affamato.



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