domenica 9 giugno 2013

Bak et halleluja


Bak Et halleluja – Kaizers Orchestra, Ompa Til Du Dør, 2001

Facendo uno strappo alla regola e un notevole sforzo linguistico oggi abbandoneremo l'inglese per confrontarci con una lingua "semplice" come il norvegese. Non mi sarei mai messo a tradurre una canzone norvegese se non ne valesse DAVVERO la pena, ma "Bak Et halleluja" si merita la fatica della traduzione.
Bak Et halleluja è una canzone dei Kaizers Orchestra contenuta nell'album Ompa Til Du Dør del 2001 e come avrete capito, è tutto incredibilmente norvegese.
Tipico componente dei Kaizers Orchestra durante un'esecuzione live
Il nome dell'album è traducibile con "Ompa fino alla morte", precisando che l'Ompa è un ballo dell'estremo nord est europeo simile alla polka. Il ritmo della canzone è veloce e del tutto particolare. I Kaizers Orchestra sono soliti mischiare vecchie tastiere, contrabbasso, batteria, chitarra elettrica, bidoni e altri oggetti rumorosi per dar vita a canzoni sicuramente fuori dal comune e questa è particolarmente ben riuscita. L'intero album racconta tramite le varie canzoni le vicende di un padrino della mafia di nome Kaizer e dei suoi "collaboratori in affari". Il protagonista di Bak et halleluja è Dominique (mai citato direttamente nella canzone), uno degli uomini di Kaizer il cui compito è proteggere Tony Frusciante (i cognomi italiani fanno molto mafioso in tutto il mondo). Sfortunatamente Tony si mette a giocare alla roulette russa e finisce con l'uccidersi. Il povero Dominique consapevole della brutta fine che lo attende, si rivolge al prete della mafia di nome Martin in cerca di aiuto...

TESTO ORIGINALE:

Bak Et halleluja

Fader eg må be om unskyldning
Det er min feil at Tony er pakkt inn i presenning

Eg har forbrudt meg mot Monsieur Clavier sitt reglement
Du vett at eg ikkje kan hamla opp med han
Eg ber deg. Hjelp, Fader hjelp meg
Eg står i støvler av cement, Fader hjelp meg

Eg sa russisk rulett er ikkje en god ide

men han følte seg i slag så tvang han meg med
Eg såg han spant magasinet
Han satte løpet mellom tennene sine

Eg skal be for deg min sønn
for hos Han er du ennå ikkje dømt
For ingen kan sei nei til beløpet som Monsieur Clavier gav
Og bare Fader Martin vett kva som ligge bak et halleluja

Tony har en formidabel dobbelgjenger
Spor han opp, sett opp en kontrakt, gje han penger
Du kan ta en håndfull ut av vår kollekt
Du kan bli som folk flest eller du kan bli prest
men kom aldri tilbake for her er dine dager talte 


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TESTO TRADOTTO:

Dietro un alleluja
 
Padre devo chiedere perdono
E' colpa mia se Tony è imballato in un telo per auto
Ho infranto le regole di monsignor Clavier
Sapete che non posso occuparmi di lui
Vi impoloro. Aiuto, Padre aiutatemi
Ho già le scarpe di cemento, Padre aiutatemi

Io l'avevo detto, la roulette russa non è una buona idea
Ma era così ubriaco che mi ha costretto
L'ho visto girare il cilindro
Ha messo la canna tra i denti

Pregherò per te figlio mio
Perchè lui non ti ha ancora giudicato
Perchè nessuno può dire no con tutto quel che ha dato Monsignor Clavier
E solo Padre Martin sa cosa c'è dietro un alleluja

Tony ha un vero e proprio sosia
Rintraccialo, fai un contratto, dagli i soldi

Puoi prenderne un po' dalla nostra riserva
Puoi diventare una persona qualunque, o puoi diventare un prete
Ma non tornare mai perchè i tuoi giorni qui sono contati


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Parlando della traduzione, ho usato una versione inglese come base e poi mi son divertito con il vocabolario norvegese per controllarne alcuni passaggi "oscuri". Il risultato dovrebbe essere abbastanza attinente all'originale, se non nell'esatta scelta delle parole sicuramente nel significato. L'unico dubbio potrebbe essere "men han følte seg i slag" che sarebbe "Ma accusava il colpo" da me tradotto "era così ubriaco". Il senso dovrebbe essere quello da quanto ho capito, ma il mio norvegese insicuro non può dare la certezza al 100% (ma ad un accettabile 80% si!). La versione proposta al termine della recensione è quella da studio, ma vi consiglio di cercare una versione live per vedere i Kaizers Orchestra all'opera, sono uno spettacolo!

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