mercoledì 25 dicembre 2013

Man next door

Man next door – Massive attack, Mezzanine, 1998

Comprai l'album “Mezzanine” dopo aver ascoltato la meno nota “Risingson” dalle atmosfere decisamente più cupe, fu uno dei rari casi dove sul volto si dipinge un sorriso soddisfatto figlio della consapevolezza di aver speso bene i propri denari. Con l'orgoglio di un investitore di wall street che ha appena concluso un buon affare, trovai in Mezzanine un album perfetto dove ogni canzone ha un suo perché ed un suo fascino.
“Man next door” mi conquistò, sarà stata la ritmica che trovato “strana”, il suono della voce di Andy Horace, il fatto che non capivo una parola del testo... comunque sia, divenne la mia prediletta.
Poi si cresce e ci si chiede il perché delle cose, vediamo un po' meglio di cosa si tratta.

Lo scarafaggione sulla copertina di Mezzanine... perchè?


Anzitutto all'epoca non sapevo che “Man next door” è una cover e non un brano originale dei Massive Attack. Probabilmente sul CD da qualche parte ci sarà stato anche scritto, ma chi legge le minuscole note sui libretti dei CD ?
La versione originale risale al 1968 incisa da John Holt e i suoi “The Paragons”, ed è una canzone raggae. La versione dei Massive Attack non stravolge l'andamento generale della canzone originale, anche se la componente raggae scompare completamente. E' piuttosto raro che si riesca a mantenere una melodia che ricorda l'originale pur avendo completamente eliminato quello che era uno dei cardini della versione del 68, la chitarra in levare tipica del raggae. Inoltre la versione dei Massive si allinea all'atmosfera “oscureggiante” dell'album, inserendo campionature e dilatando i tempi. La “Man next door” dei Massive dura quasi 6 minuti contro i 2 scarsi dei Paragons.
Il buon Holt e i suoi Paragoni dovevano vivere in un quartiere davvero terribile a giudicare dal testo della canzone:

TESTO ORIGINALE:

Man Next Door

There is a man that live next door
In my neighborhood
In my neighborhood
And he gets me down...

He gets in so late at night
Always a fuss and fight
Always a fuss and fight
All through the night

I've got to get away from here
This is not a place for me to stay
I've got to take my family
We'll find a quiet place

Hear the pots and pans they fall
Bang against my wall
Bang against my wall
No rest at all

He gets in so late at night
Always a fuss and fight
Always a fuss and fight
All through the night

I've got to get away from here
This is not a place for me to stay
I've got to take my family
We'll find a quiet place

- - -

TESTO TRADOTTO:

L'uomo della porta accanto


C'è un uomo che vive alla porta accanto
Nel mio quartiere
Nel mio quartiere
E mi fa sentire giù...

Rientra così tardi la notte
Sempre confusione e rissa
Sempre confusione e rissa
Per tutta la notte

Devo andarmene via da qui
Questo non è posto per me
Devo prendere la mia famiglia
Troveremo un posto tranquillo

Senti le pentole che cadono
Sbattono contro il mio muro
Sbattono contro il mio muro
Non c'è mai pace

Rientra così tardi la notte
Sempre confusione e rissa
Sempre confusione e rissa
Per tutta la notte

Devo andarmene via da qui
Questo non è posto per me
Devo prendere la mia famiglia
Troveremo un posto tranquillo

- - -

Chi ha avuto modo di avere dei vicini tanto turbolenti non farà fatica ad immedesimarsi nel protagonista della canzone che medita di cambiare casa. Io ho avuto il “piacere” di vivere una situazione simile, ma sfortunatamente non ho scritto una canzone tanto bella in riguardo. Possibile che anche i grandi musicisti abbiano problemi così terreni come quello di un vicino terribile?

domenica 15 dicembre 2013

London calling


London calling - The Clash, London calling, 1979

28 marzo del 1979, ore 4.00, centrale nucleare di Three Mile Island in Pennsylvania USA.
La centrale opera ad un regime del 97% quando qualcosa non funzione nel circuito di raffreddamento secondario del reattore. Strumentazione inadeguata e scarsa competenza del personale portarono a quello che fino ad oggi è considerato il peggiore incidente nucleare nella storia dell'energia nuclare commerciale. Il nocciolo del reattore arrivò ad una parziale fusione, tutt'oggi il reattore è chiuso e in stato di monitoraggio in attesa dello smantellamento (perchè è bene che si sappia, nessono finora ha mai smantellato una centrale nucleare e nessuno ha un'idea precisa di come si possa fare).
Da quel terribile incidente nacque la canzone "London calling" scritta da degli spaventati e sconcertati Clash.

Il punk va ascoltato così: vecchio, smagnetizzato e analogico!

Joe Strummer, leader della band, in merito "all' errore nucleare" che portò alla nascita della canzone ebbe a dire :

"We felt that we were struggling about to slip down a slope or something, grasping with our fingernails. And there was no one there to help us."

"Ci sentivamo come se stessimo per scivolare giù per un pendio o qualcosa di simile, grattando con le nostre unghie (per non cadere). E non ci fosse nessuno lì ad aiutarci"

"London calling" però non è solo paura per il nucleare, è un insieme dei timori dei Clash. Nella canzone sono inseriti anche riferimenti alla brutalità della polizia, al disagio sociale, alle droghe ed infine alla precaria situazione della band in quel periodo.
I Clash non avevano più un manager, erano fortemente indebitati e l'ondata punk ormai era alla fine. Per fortuna i Clash poi hanno superato quel momento difficile, anche grazie a questa canzone che riuscì a rimanere nelle classifiche inglesi per 15 settimane. Fu anche la prima canzone dei Clash ad entrare nelle classifiche straniere, rimase la canzone di maggior successo fino a "Shoul I stay or Should i go" composta dieci anni dopo. In parte la popolarità di questa canzone è dovuta anche al videoclip, girato su una chiatta in una piovosa sera lungo il Tamigi.

TESTO ORIGINALE:

London calling

London calling to the faraway towns
Now war is declared, and battle come down
London calling to the underworld
Come out of the cupboard,
you boys and girls
London calling, now don't look to us

Phoney Beatlemania has bitten the dust
London calling, see we ain't got no swing
'Cept for the ring of that truncheon thing

The ice age is coming, the sun's zooming in
Meltdown expected, the wheat is growing thin
Engines stop running, but I have no fear
'Cause London is drowning, and I live by the river

London calling to the imitation zone
Forget it, brother, you can go it alone
London calling to the zombies of death
Quit holding out, and draw another breath
London calling, and I don't wanna shout
But while we were talking, I saw you nodding out
London calling, see we ain't got no high
Except for that one with the yellowy eyes

The ice age is coming, the sun's zooming in
Engines stop running, the wheat is growing thin
A nuclear error, but I have no fear
'Cause London is drowning, and I live by the river

Now get this

London calling, yes, I was there, too
An' you know what they said?
Well, some of it was true!
London calling at the top of the dial
After all this, won't you give me a smile?
London calling

I never felt so much alike alike alike alike

- - -

TESTO TRADOTTO:

Londra chiama

Londra chiama le città lontane
Adesso la guerra è dichiarata, la battaglia in arrivo
Londra chiama l'oltretomba
Venite fuori dall'armadio,
ragazzi e ragazze
Londra chiama, adesso non guardate noi
La falsa Beatlemania ha mangiato la polvere
Londra chiama, vedi noi non abbiamo oscillazioni
Eccetto che per l'anello del manganello

L'era glaciale sta arrivando, il sole sta ingrandendo
La fusione è prevista, il grano cresce magro
Motori smettono di girare, ma io non ho paura
Perchè Londra sta affondando, ed io vivo sulla riva del fiume

Londra chiama alla zona d'imitazione
Lascia perdere, fratello, puoi andare da solo
Londra chiama gli zombie della morte
Molla la presa, e prendi un altro respiro
Londra chiama, ed io non voglio urlare
Ma mentre stavamo parlando, ti ho visto fare un cenno fuori
Londra chiama, vedi non siamo andati troppo in alto
Eccetto quello con gli occhi giallastri

L'era glaciale sta arrivando, il sole sta ingrandendo
Motori smettono di girare, il grano cresce magro
Un errore nucleare, ma io non ho paura
Perchè Londra sta affondando, ed io vivo sulla riva del fiume

Ora prendete questo

Londra chiama, si, ero li, anche io
E lo sai cosa hanno detto?
Bene, che in parte era vero !
Londra chiama dalla cima del quadrante
Dopo tutto questo, non vuoi farmi un sorriso?
Londra chiama

Non mi sono mai sentito così così così così

- - -

Ed ora un'occhiata al testo:
Il ripetuto "London calling" fa riferimento alla frase "This is London calling..." che usava l'emittente radio BBC durante la seconda guerra mondiale, quando trasmetteva verso i paesi occupati.
"Now war is declared, and battle come down" sembrerebbe far riferimento ad un'eventuale guerra nucleare, dopotutto in quegli anni non era poi così improbabile.
"Phoney Beatlemania has bitten the dust" è un riferimento alla fine dell'ondata punk degli anni '70.
" 'Cept for the ring of that truncheon thing" è una frase nella quale i Clash esprimono la loro preoccupazione per la brutalità della polizia, "ring of that truncheon thing" altro non è che il manganello che all'epoca era dotazione standard per le forze dell'ordine inglesi.
"The ice age is coming, the sun's zooming in Meltdown expected, the wheat is growing thin Engines stop running" sono tutti riferimenti alle conseguenze di una catastrofe nucleare. "Engines stop running" potrebbe riallacciarsi all'iniziale frase sulla guerra dichiarata, in caso di un'esplosione nucleare l'onda elettromagnetica "friggerebbe" tutti i componenti elettronici di un motore facendolo fermare. Ma è anche probabile che si continui a far riferimento alla crisi di Three Mile Island, senza l'energia prodotta dalla centrale i motori si fermano. Quale sia la spiegazione più veritiera solo i Clash lo sanno.
" 'Cause London is drowning, and I live by the river" è una delle ennesime paure di Strummer: che il Tamigi rompa gli argini e sommerga buona parte del centro di Londra. Oggi per evitare questa eventualità esiste la Thames Barrier, segno che le paure di Strummer non erano del tutto infondate.
Il testo segue con frasi di paura e paranoia da disastro nucleare, fino a "Except for that one with the yellowy eyes". Questa frase sugli occhi gialli è un riferimento all'abuso di alcolici.
L'ultima frase su cui soffermarsi è "London calling, yes, I was there, too An' you know what they said? Well, some of it was true!". Questa frase è la più personale della canzone, riassume un po' il sentimento dal quale è nata. Si potrebbe leggere come "Ho un sacco di paure e sai Londra cos'ha detto? Che buona parte di queste sono fondate!". Da questa amara presa di coscienza arriva la frase finale : "I never felt so much alike alike alike alike".

Chiudo questa piccola recensione con qualche parola sull'energia nucleare. Il nucleare non è affatto "pulito e sicuro", in realtà è sporchissimo e pericolosissimo. In Italia abbiamo avuto (stranamente) il buon senso di non costruire centrali nucleari. Tramite 2 referendum popolari siamo riusciti a rimanere "denuclearizzati" (almeno fino ad un certo punto, perchè anche se non se ne parla molto ci sono reattori nucleari in Italia. Piccoli, militari, ma ci sono). E' questione di tempo prima che i politicanti di turno non tornino a favoleggiare di un "nucleare italiano". Quando questo accadrà, fermiamoci un attimo ad ascoltare i Clash e poi vediamo di dire "NO" ancora una volta. Perchè se il nucleare è già dannatamente pericoloso un eventuale "nucleare italiano", visto come vanno le cose qui da noi, è assicurazione di catastrofe.

When the Man comes around


When the Man comes around – Johnny Cash, American IV: The Man comes around, 2002

Questa volta abbiamo una canzone che parla della fine del mondo, dell'Armageddon così come lo vedono i cristiani... o meglio come lo vedeva Johnny Cash. Nonostante la sua vita travagliata il signor Cash era molto religioso, non tanto da essere bigotto ma sicuramente fermo nelle sue convinzioni. Quando gli veniva chiesto se era cattolico, ortodosso o di qualche altra corrente cristiana, rispondeva che lui era cristiano e basta e che non dovevano inquadrarlo. 
Un jhonny Cash versione apocalittica... (Art by Chris Rubenstahl)
Di Johnny Cash si potrebbero dire moltissime cose, qui mi limiterò a dire che un uomo che nel 1968 decide (andando contro la sua casa discografica che era fortemente contraria) di fare un concerto gratuito per i detenuti all'interno di un carcere è sicuramente un uomo speciale. American IV è l'ultimo album uscito mentre Cash era ancora in vita, contiene 2 vecchi pezzi reinterpretati, molte cover e un solo brano scritto per l'album che è appunto "When the Man comes Around". Tra le cover contenute nell'album è da segnalare una splendida versione di Personal Jesus. Johnny Cash morirà nel 2003, a pochissima distanza dalla sua amata moglie. La serie "American" andrà comunque avanti, pubblicata postuma.

TESTO ORIGINALE:

When the Man comes around

And I heard as it were the noise of thunder
One of the four beasts saying come and see and I saw
And behold a white horse


...

There's a man going around taking names
And he decides who to free and who to blame
Everybody won't be treated all the same
There'll be a golden ladder reaching down
When the Man comes around

The hairs on your arm will stand up
At the terror in each sip and in each sup
Will you partake of that last offered cup?
Or disappear into the potter's ground
When the Man comes around

Hear the trumpets, hear the pipers
One hundred million angels singing
Multitudes are marching to the big kettledrum
Voices calling, voices crying
Some are born and some are dying
It's Alpha and Omega's kingdom come

And the whirlwind is in the thorn tree
The virgins are all trimming their wicks
The whirlwind is in the thorn tree
It's hard for thee to kick against the pricks

Till Armageddon no shalam, no shalom
Then the father hen will call his chickens home
The wise man will bow down before the throne
And at His feet they'll cast their golden crowns
When the Man comes around

Whoever is unjust let him be unjust still
Whoever is righteous let him be righteous still
Whoever is filthy let him be filthy still
Listen to the words long written down
When the Man comes around

Hear the trumpets, hear the pipers
One hundred million angels singing
Multitudes are marching to the big kettledrum
Voices calling and voices crying
Some are born and some are dying
It's Alpha and Omega's kingdom come

And the whirlwind is in the thorn tree
The virgins are all trimming their wicks
The whirlwind is in the thorn tree
It's hard for thee to kick against the pricks

In measured hundred weight and penney pound
When the Man comes around.

...

And I heard a voice in the midst of the four beasts
And I looked and behold, a pale horse
And his name that sat on him was Death
And Hell followed with him.


- - -

TESTO TRADOTTO:

Quando arriva l'uomo

E ho sentito come il rumore del tuono
Una delle quattro bestie dice vieni a vedere, ed ho visto
E guarda, un cavallo bianco


...

C'è un uomo che va in giro a prendere nomi
E lui decide chi è da liberare e chi da incolpare
Non tutti saranno trattati allo stesso modo
Ci sarà una scala d'oro che scende
Quando arriva l'Uomo

I peli sul tuo braccio di rizzeranno
Al terrore in ogni sorso in ogni zuppa
Vuoi prendere parte all'ultima coppa offerta?
O scomparirai nel pentolone della terra
Quando arriva l'Uomo

Ascolta le trombe, ascolta i pifferi
Cento milioni di angeli cantano
Moltitudini marciano al grande timpano
Voci che chiamano, voci che gridano
Qualcuno nasce e qualcuno muore
E' il regno dell'Alfa e Omega che arriva

Ed il turbine è nell'acacia
Le vergini stanno tutte ricaricando le lampade
Il turbine è nell'acacia
E' difficile per te scalciare contro il pungolo

Fino all'Armageddon no shalam, no shalom
Poi il padre della chioccia chiamerà i suoi pulcini a casa
L'uomo saggio si inchinerà davanti al trono
E ai piedi di Lui getteranno le loro corone d'oro
Quando arriva l'Uomo

Chi è ingiusto lo sia ancora
Chi è giusto lo sia ancora
Chi è indecente lo sia ancora
Ascolta le parole a lungo ignorate
Quando arriva l'Uomo

Ascolta le trombe, ascolta i pifferi
Cento milioni di angeli cantano
Moltitudini marciano al grande timpano
Voci che chiamano, voci che gridano
Qualcuno nasce e qualcuno muore
E' il regno dell'Alfa e Omega che arriva

Ed il turbine è nell'acacia
Le vergini stanno tutte ricaricando le lampade
Il turbine è nell'acacia
E' difficile per te scalciare contro il pungolo

Un peso da cento carichi per una libra di penny
Quando arriva l'Uomo

...

E ho sentito una voce in mezzo alle quattro bestie
E ho guardato e vidi, un cavallo bianco
Ed il nome del suo cavaliere era Morte
E l'inferno lo seguiva


 - - -
Praticamente tutta la canzone è composta da citazioni tratte dai testi sacri della cristianità, alcune più conosciute altre meno. Per citare le più importanti cominciamo con l'introduzione ed il finale narrato, che fanno riferimento al libro delle rivelazioni. Anche chi è completamente a digiuno di sacre scritture capisce facilmente che si fa riferimento all'apocalisse.
"There's a man going around taking names..." è a sorpresa una doppia citazione. Da una parte si riferisce a Gesù che segna nel libro della vita i credenti (sempre dal libro delle rivelazioni), dall'altra si fa riferimento ad una canzone folk di Lead Belly. La canzone segue con altre citazioni dai vangeli, degna di nota è "The virgins are all trimming their wicks". La segnalo perchè nelle traduzioni che si trovano su web questo passo è tradotto in modi deliranti. Il significato chiaramente non letterale è "Le vergini stanno ricaricando le lampade", in riferimento alla parabola delle 10 vergini che attendono sul ponte. Solo una, quella saggia, si porta dietro l'olio per ricaricare la lampada. Le altre al calare della notte sono costrette ad abbandonare per andare a prendere l'olio e mentre sono via arriva il matrimonio che stavano attendendo. Solo la saggia parteciperà. In pratica significa che bisogna farsi trovare pronti. "It's hard for thee to kick against the pricks", letteralmente si riferisce al pungolo per incitare i cavalli a trainare il carro. Talvolta si ribellano e scalciano, finendo per farsi ancor più male. E' tratto dal libro degli atti, il significato cristiano è che se Dio ti indica la via, per quanto si possa sbagliare alla fine faremo la cosa giusta. Ci sono moltissime altri riferimenti biblici ma voglio citarne solo uno, "In measured hundred weight and penney pound". Sempre dal libro delle rivelazioni "una misura di grano per un denaro, e tre misure di orzo per un denaro" si riferisce a quanto sia necessario lavorare per guadagnare i soldi che servono per vivere, ma che per vivere servirebbe molto meno lavoro. Il che è tristemente vero, anche senza scomodare la religione.

Cabbies on crack


Cabbies on crack – Ramones, Mondo Bizarro, 1992

"Mondo bizarro" del 1992 è il dodicesimo album dei Ramones, il primo senza Dee Dee in qualità di bassista ma comunque presente come compositore. Da quest'album abbiamo già visto "Poison heart" una delle più belle e conosciute canzoni dei Ramones. Oggi ci occupiamo di una canzone minore, l'undicesima dell'album: "Cabbies on crack".
Un impaurito Joey Ramone
Ho scelto questa canzone per la simpatica leggenda riguardante la sua nascita:
Era un venerdì sera, Joey Ramone uscendo dallo studio di registrazione prende un taxi per tornare a casa. Il tassista parte a razzo, facendo cento miglia all'ora nell'affollatissimo traffico newyorkese schivando automobili in rotta di collisione. Joey ha avuto veramente paura, una volta sceso dal taxi e accertatosi di essere ancora vivo, è entrato in casa e ha scritto questa canzone.

TESTO ORIGINALE:
 
Cabbies on crack

Got into a cab, Broadway, 59
Took off like a blast
Almost lost my mind - oh, oh, oh

Cabbies on crack

It first felt like at thrill ride
Excited for a while
Got pretty scary
Swerving at a hundred miles an hour - oh, oh, oh

Cabbies on crack
I want to get out,
out of this yellow shell
I want to get out,
crack cabbies straight from hell

And I don't wanna die before I live
Cabbies on

Cabbies on crack

Cabbies on crack
Want my money back
Disco blasting out,
Stomach in my mouth - oh, oh, oh

Cabbies on crack

Times Square was approaching
He braked for the light
At 90 miles an hour,
flashed by, I saw my life - oh, oh, oh

Cabbies on crack
I want to get out,
out of this yellow shell
I want to get out,
crack cabbies straight from hell

And I don't wanna die before I live
Cabbies on

Cabbies on crack

And I don't wanna die before I live
Cabbies on

Cabbies on crack
Cabbies on crack 

- - -

TESTO TRADOTTO:
 
Tassisti sotto crack

Entro in un taxi, Broadway, 59
Partiamo come un proiettile
Ho quasi perso il senno – oh, oh, oh

Tassisti sotto crack

All'inizio è stato come le giostre
Eccitante per un po'
Abbastanza spaventoso
Prendendo una deviazione a 100 miglia all'ora – oh

Tassisti sotto crack
Voglio uscire,
fuori da questo guscio giallo
Voglio uscire,
Tassisti sotto crack direttamente dall'inferno

E non voglio morire prima di aver vissuto
Tassisti sotto
Tassisti sotto crack

Tassisti sotto crack
Rivoglio indietro i miei soldi
Disco sparata a tutto volume,
Stomaco in bocca – oh, oh, oh

Tassisti sotto crack

Time Square si stava avvicinando
Lui ha frenato per le luci
A 90 miglia all'ora
In un baleno, ho visto la mia vita – oh, oh, oh

Tassisti sotto crack
Voglio uscire,
Fuori da questo guscio giallo
Voglio uscire,
Tassisti sotto crack direttamente dall'inferno

E non voglio morire prima di aver vissuto
Tassisti sotto
Tassisti sotto crack

E non voglio morire prima di aver vissuto
Tassisti sotto

Tassisti sotto crack
Tassisti sotto crack

- - -

Non c'è molto da spiegare sul significato del testo, se non forse qualche appunto sulla traduzione. "Cabbies on crack" in realtà in italiano suonerebbe più come "Tassisti impazziti" che non "Sotto crack". L'urban dictionary spiega che "on crack" si usa per descrivere un comportamento stupido, folle e frustrante come se il soggetto fosse sotto l'effetto di droga. Ma non significa che sia effettivamente fatto di crak (che per chi non lo sapesse è una droga).
Visto però che la canzone ripete molte volte la frase e che nel videoclip si vede il tassista fumare del crack, ho preferito la traduzione letterale.
Per tradurre "Disco blasting out" sono ricorso nuovamente all'urban dictionary, che ci spiega che "blasting" si usa per descrivere quando si mette la musica a volume massimo. "Blasting" ha anche molti altri significati, che però mal si sposano con il resto della canzone e che vi lascerò il piacere di scoprire da soli.
Solo i Ramones potevano fare una canzone su una disavventura del genere... amo i Ramones!


giovedì 5 dicembre 2013

All along the watchtower


All along the watchtower – Bob Dylan, John Wesley Harding, 1968

Correva l'anno 1967, Bob Dylan reduce da un incidente in motocicletta se ne stava a casa in convalescenza scrivendo canzoni per il suo prossimo album. Da quel periodo di riposo forzato nacque una canzone che avrebbe fatto epoca: "All along the watchtower". Registrata il 5 novembre del 1967 a Neshville in Tennessee, la canzone ha una struttura molto semplice e scarna. Chitarra acustica, batteria e basso passano in secondo piano rispetto alla voce di Dylan, cha canta strofe senza ritornello, distanziate tra loro dall'inconfondibile armonica.
Sulla torre di guardia...
Nella sua versione originale "All along the watchtower" era una bella canzone, ma fu Jimi Hendrix a renderla un vero capolavoro un anno dopo con la sua versione del 1968.
La chitarra di Hendrix rese questa canzone un'icona senza tempo, riuscì a renderla talmente bella che lo stesso Dylan se ne innamorò. Bob Dylan suonò "All along the watchtower" dal vivo per la prima volta nel 1974, prendendo ispirazione non dall'originale ma dalla versione di Hendrix. Da allora, ogni volta che Dylan suona questa canzone si lascia guidare da Hendrix. Nel booklet contenuto nell'album "Biograph" Dylan scrive :

"I liked Jimi Hendrix's record of this and ever since he died I've been doing it that way... Strange how when I sing it, I always feel it's a tribute to him in some kind of way."

"Mi piace la registrazione di Hendrix di questa (canzone) e da quando è morto ho continuato a farla quel modo... Strano come quando la canti, senta sempre che sia un omaggio a lui in qualche modo."

"All along the watchtower" è la canzone che Bob Dylan ha suonato più volte in assoluto. Stando a quanto riporta il suo sito web nel 2012 Dylan aveva suonato questa canzone 2034 volte.
La versione originale di questa canzone è contenuta nell'abum Jhon Wasley Harding del 1967. La versione di Hendrix è contenuta in Electric Ladyland del 1968.

TESTO ORIGINALE:
 

All along the watchtower

"There must be some way out of here," said the joker to the thief,
"There's too much confusion, I can't get no relief.
Businessmen, they drink my wine, plowmen dig my earth,
None of them along the line know what any of it is worth."

"No reason to get excited," the thief, he kindly spoke,
"There are many here among us who feel that life is but a joke.
But you and I, we've been through that, and this is not our fate,
So let us not talk falsely now, the hour is getting late."

All along the watchtower, princes kept the view
While all the women came and went, barefoot servants, too.
Outside in the cold distance a wildcat did growl,
Two riders were approaching, the wind began to howl.

- - -

TESTO TRADOTTO:

Lungo la torre di guardia


"Ci deve essere un modo di uscire da qui", disse il buffone al ladro,
"C'è troppa confusione, non riesco a trovar sollievo.
Uomini d'affari, bevono il mio vino, contadini scavano la mia terra.
Intanto nessuno di loro ha idea di quale sia il suo valore."

"Non c'è motivo di agitarsi," Il ladro disse gentilmente,
"Ci sono molti qui tra noi che sentono che la vita è solo un gioco.
Ma tu ed io, ci siamo già passati, e questo non è il nostro destino,
Quindi non parliamoci falsamente ora, l'ora si sta facendo tarda."

Lungo la torre di guardia, principi contemplano la vista
Mentre le donne andavano e venivano, anche servitori scalzi.
Fuori nel freddo in lontananza, un puma ringhiò,
Due cavalieri si stavano avvicinando, il vento cominciò ad ululare.

- - -

Per quanto sia facile tradurre il testo, farne la spiegazione è tutta un'altra cosa. In molti si sono messi a cercare il vero significato di questa canzone, ed è possibile trovare scritti di decine di pagine che portano una loro spiegazione tirando in ballo tra le altre cose anche il vecchio testamento.
Partiamo dalla cosa che vede più o meno d'accordo tutti i commentatori di questo testo... ovvero l'inizio. L'inizio non è la prima strofa come in genere ci si aspetta, ma usando un espediente letterario Dylan ha messo per ultima quella che sarebbe la strofa iniziale.
Dunque (partendo dalla terza strofa) abbiamo una torre di guardia dalla quale i principi contemplano qual che accade sotto di loro, probabilmente con un certo distacco. Dal freddo accompagnati dal grido di un puma ecco che si avvicinano 2 cavalieri, il giullare (joker) ed il ladro (thief) che troviamo a parlare tra loro nella prima strofa. Queste due figure sono il cardine del testo, dar loro una precisa identificazione è difficile. C'è chi si è spinto tanto da identificare nel giullare Dio (o Gesù) e nel ladro Satana. Altri, meno biblici, hanno visto nel giullare lo stesso Bob Dylan, dopotutto Joker era uno dei suoi soprannomi. Io credo che queste due figure vadano viste nel loro valore di archetipo. Il Giullare, o matto, è quella figura poco affidabile e imprevedibile a cui non si dà fiducia. E' anche per tradizione l'unico che però possa dire ai Re quello che pensa veramente, senza rischiare la testa. Il ladro è in genere una figura negativa, qualcuno che vive senza accettare le regole. Che sia buono o cattivo non importa, sicuramente non riconosce le autorità e vive secondo le sue leggi facendosi beffa dell'ordine costituito. I 2 protagonisti sono dunque degli "outsider", personaggi che vivono ai margini della società che ha ben poca considerazione di loro.
I 2 personaggi cominciano a parlare tra loro, il primo è il giullare che si lamenta del senso di oppressione e della confusione. Non credo sia difficile capire che si tratta di una critica alla società, andando avanti con il testo diventa sempre più chiaro. Uomini d'affari che bevono vino e contadini che scavano la terra, senza che nessuno conosca il suo vero valore (o sappiano esattamente cosa stanno facendo). Non è un caso che sia un emarginato, un personaggio al di fuori della società a dire una cosa del genere. Qual'è il valore della terra? Per i "Businessmen" è il valore finanziario del lotto. Per i "Plowmen" probabilmente la terra ha valore per quanto riescono a ricavarne dai raccolti. Ma il "Joker", come i pellerossa americani, sa che la terra è una cosa a cui non si può dar valore monetario, che è sciocco ed arrogante stabilire confini e proprietà. Si può dire che la terra che hai sotto i piedi è tua solo perchè hai firmato un contratto? Era già li prima che l'uomo esistesse, rimarrà esattamente al suo posto ben dopo che l'uomo avrà cessato di esistere. Ma questo è un concetto che "uomini d'affari" e "contadini", completamente immersi nella società del possesso e del consumo, non possono comprendere. Il solo fatto che il giullare abbia dei pensieri simili lo rende ai loro occhi, appunto, un "Matto". Perchè il vino e la terra secondo il giullare sono "suoi"? Bella domanda, si possono sprecare interi quaderni cercando una risposta a questa domanda, io darò la mia personale opinione alla fine di questa piccola spiegazione.
Arriviamo alla parte del ladro, che per prima cosa dice al giullare di non prendersela troppo con tono amichevole. La frase "He kindly spoke" basta ad inquadrare quella del ladro come una figura positiva, a dispetto della "professione".
"There are many here among us who feel that life is but a joke. But you and I, we've been through that, and this is not our fate", in queste due frasi dette dal ladro si racchiude un po' tutto il significato della canzone. Talvolta capita di pensare che viviamo in una società di pazzi scatenati, dove le cose girano sempre al contrario e niente è a misura d'uomo. Provando queste cose e vedendo che tutto il resto del mondo invece sembra accettare ogni follia come se fosse una regolare normalità, ci si può sentire soli e matti come il giullare. Ed è qui che il Ladro ci conforta ricordandoci che non siamo soli, ma che sono in molti a non accettare un mondo fatto per creare e divorare ricchezza, invece di pensare alla vita e alla felicità. Quella della società è solo un gioco con determinate regole, che la maggior parte della gente fa proprie a livello tale da non accorgersi di quando il gioco si fa cattivo e per niente divertente. Ma se si riesce a rendersi conto di quanto siano sbagliate le regole di questo gioco, allora questo non deve più essere per forza il destino che ci attende.
Ed eccoci arrivati all'ultima frase: "So let us not talk falsely now, the hour is getting late". Ladro e Giullare sono entrambi riusciti ad uscire dalla follia della società, entrambi sanno di cosa si sta parlando e quindi "è il momento di parlarci chiaramente", anche perchè "si sta facendo tardi". Tardi per cosa? Forse in progetto hanno una rivoluzione? Forse i principi erano di vedetta sulla torre di guardia proprio perchè temevano il loro arrivo? Il senso di attesa di un qualcosa che deve accadere rimane, non si sa cosa sia ma sicuramente sarà qualcosa di grande...

E adesso torniamo al perchè il vino e la terra sono "del giullare". La mia impressione è, che a conti fatti, il joker della canzone non sia altri che l'ascoltatore. Da qui, il fatto di dire che il vino e la terra sono "miei" ci ricorda che siamo noi i padroni, non gli uomini d'affari che ci fanno credere altro. E il ladro allora chi sarebbe? La nostra umanità? La coscienza? Chi ci fa aprire gli occhi su una società sbagliata? Bob Dylan?
A voi la risposta.

martedì 3 dicembre 2013

Do the evolution


Do the evolution – Pearl jam, Yield, 1998

Yield è il quinto album dei Pearl jam, registrato durante l'arco del 1997 nello Studio Litho e nello Studio X della loro città natale, Seattle. Uscito il 3 febbraio del 1998, la critica lo accolse con entusiasmo e le vendite surclassarono gli album precedenti. Il successo di Yield è il frutto di un'importante cambio di rotta all'interno dei Pearl jam. Il cantante Eddie Vedder decise di concentrarsi sulla stesura dei testi, lasciando la composizione al resto del gruppo. Il risultato fu un gradito ritorno alle origini, con un suono più rock che risultò vincente. L'album debuttò con un secondo posto sulla America Billboard 200. A togliere il primo posto ai Pearl jam fu un mostro imbattibile: la colonna sonora del film “Titanic”.
La copertina minimale di Yield
Per la settima traccia di Yield abbiamo una chitarra sporca e una voce urlata, che assieme formano la bellissima Do the evolution. Il testo composto da Eddie Vadder prende ispirazione dal libro Ishmael di Daniel Quinn. A grandi linee nel libro troviamo una scimmia conversare con un essere umano in proposito di evoluzione, gli esseri umani non ne usciranno molto bene. Lo stesso Daniel Quinn ha dichiarato che Do the evolution rappresenta perfettamente il messaggio del suo libro. In un'intervista Eddie Vadder consiglia a tutti di leggere Ishmael, un consiglio che vi riporto e al quale mi unisco.

TESTO ORIGINALE:

Do the evolution

Woo..
I'm ahead, I'm a man
I'm the first mammal to wear pants, yeah
I'm at peace with my lust
I can kill 'cause in God I trust, yeah
It's evolution, baby

I'm at piece, I'm the man
Buying stocks on the day of the crash
On the loose, I'm a truck
All the rolling hills, I'll flatten 'em out, yeah
It's herd behavior, uh huh
It's evolution, baby

Admire me, admire my home
Admire my son, he's my clone
Yeah, yeah, yeah, yeah
This land is mine, this land is free
I'll do what I want but irresponsibly
It's evolution, baby

I'm a thief, I'm a liar
There's my church, I sing in the choir:
(hallelujah, hallelujah)

Admire me, admire my home
Admire my son, admire my clones
'Cause we know, appetite for a nightly feast
Those ignorant Indians got nothin' on me (superiorità)
Nothin', why?
Because... it's evolution, baby!

I am ahead, I am advanced
I am the first mammal to make plans, yeah
I crawled the earth, but now I'm higher
2010, watch it go to fire
It's evolution, baby
Do the evolution
Come on, come on, come on

- - -

TESTO TRADOTTO:

Fare l'evoluzione

Woo..
Io sono avanti, io sono un uomo
Io sono il primo mammifero ad indossare i pantaloni
Io sono in pace con la mia avidità
Io posso uccidere perché credo in Dio, si
E' evoluzione, baby

Sono a pezzi, Io sono l'uomo
Comprare azioni nel giorno del crollo
A piede libero, io sono un camion
Tutte le dolci colline, io le spiano, si
E' un comportamento da gregge, uh huh
E' evoluzione, baby

Ammiratemi, ammirate la mia casa
Ammirate mio figlio, lui è il mio clone
Si, si, si, si
Questa terra è mia, questa terra è libera
Io farò quello che voglio ma irresponsabilmente
E' evoluzione, baby

Io sono un ladro, io sono un bugiardo
C'è la kmia chiesa, io canto nel coro:
(hallelujah, hallelujah)

Ammiratemi, ammirate la mia casa
Ammirate mio figlio, ammirate il mio clone
Perchè si sa, lappetito per un banchetto serale
Quegli indiani ignoranti non mi importa niente di loro
Niente, perché?
Perchè... è evoluzione, baby!

Io sono avanti, io sono avanzato
Io sono il primo mammifero a fare progetti, si
Ho strisciato sulla terra, ma adesso sono superiore
2010, guardalo andare a fuoco
E' evoluzione, baby
Fai l'evoluzione
Vieni, vieni, vieni

- - -


Il significato della canzone è chiarissimo, la specie umana che è su questo pianeta da soli 3 milioni di anni si sta rivelando la più distruttiva mai apparsa nella storia dell'evoluzione. 3 milioni di anni dal punto di vista dell'evoluzione sono un battito di ciglia, eppure è sufficiente all'uomo per distruggere praticamente ogni ecosistema ed ogni specie vivente sulla Terra.
Il ritornello “It's evolution, baby” è la visione distorta e malata che buona parte della popolazione umana ha dell'evoluzione. Non è evoluzione costruire camion, indossare pantaloni ed uccidere le specie “inferiori” impunemente. Il progresso che ci fa sentire tanto evoluti e superiori sta portando il pianeta al collasso, condannandoci all'estinzione. L'evoluzione è una cosa che migliora la specie e fa in modo che sopravviva, non che si estingua. Chi pensa che dobbiamo salvare il pianeta si sbaglia di grosso, non è la Terra che va salvata, dobbiamo salvare noi stessi. Avvelenando gli oceani, la terra e l'aria otterremo solo la nostra estinzione. Per la Terra, che è vecchia circa 3,5 miliardi di anni la nostra permanenza di 3 milioni di anni sarà soltanto un brevissimo incidente. Se non cambiamo il nostro modo di rapportarci con l'ambiente finiremo per estinguerci, come i dinosauri. E come l'uomo è succeduto ai dinosauri, nuove specie verranno dopo la nostra. Perchè basta una singola cellula per avviare il motore dell'evoluzione, così come si vede all'inizio e alla fine del videoclip.

E proprio del videoclip voglio parlare in chiusura, non è solo un video musicale ma è un piccolo capolavoro. E' stato realizzato da due geni dell'animazione e del disegno: Kevin Altieri e Todd McFarlane. Per chi non sapesse chi sono questi due signori, Kevin Altieri realizzò la bellissima serie cartoon di Batman dei primi anni '90 (che consiglio di guardare, altro che roba da bambini!). Todd McFarlane è il realizzatore del fumetto Spawn, a base di demoni e dannati. Nessuno meglio di loro due poteva realizzare un cortometraggio animato per dare le immagini necessarie alla canzone. Graficamente stupendo e contemporaneamente inquietante, il video è pieno di citazioni storiche che vi lascio il piacere di scoprire da soli.