venerdì 31 luglio 2015

Losing my religion



Losing my religion – REM, Out of time, 1991

Losing my religion è senza dubbio la canzone più famosa e più apprezzata che i REM abbiano mai composto e probabilmente il loro successo mondiale è dovuto in buona parte anche a questa canzone, che ha fatto da trampolino di lancio per il gruppo. Contenuta come seconda traccia del loro settimo album intitolato Out of time, a dispetto del nome la canzone non parla assolutamente di religione e di perdita di fede. "Losing my religion" è un modo di dire del sud degli Stati Uniti che in italiano si potrebbe tradurre con "Perdere il cervello", ovvero una persona o una situazione che ti porta al limite della sopportazione.

I Rem "perdono" la religione...

Il riff dela canzone è nato per caso, mentre il chitarrista Peter Buck stava strimpellando un mandolino appena comprato nel tentativo di imparare a suonarlo, mentre guardava la televisione. Il giorno dopo, riascoltando la registrazione, Buck trovò il riff interessante. Il basso è fortemente ispirato ai Fleetwood Mac, è lo stesso bassista Mike Mills ad ammettere di non essere riuscito a trovare qualcosa di più originale che si sposasse bene con la canzone. Ad oggi, losing my religion è la canzone di maggior successo dei REM e riuscì a piazzarzi al quarto posto nelle classifiche USA.


TESTO ORIGINALE:
 
Loosing my religion

Oh life, it's bigger
It's bigger than you
And you are not me
The lengths that I will go to
The distance in your eyes
Oh no, I've said too much
I set it up

That's me in the corner
That's me in the spotlight
Losing my religion
Trying to keep up with you
And I don't know if I can do it
Oh no, I've said too much
I haven't said enough

I thought that I heard you laughing
I thought that I heard you sing
I think I thought I saw you try

Every whisper
Of every waking hour
I'm choosing my confessions
Trying to keep an eye on you
Like a hurt, lost and blinded fool, fool
Oh no, I've said too much
I set it up

Consider this
Consider this, the hint of the century
Consider this, the slip
That brought me to my knees, failed
What if all these fantasies come
Flailing around
Now I've said too much

I thought that I heard you laughing
I thought that I heard you sing
I think I thought I saw you try

But that was just a dream
That was just a dream

That's me in the corner
That's me in the spotlight
Losing my religion
Trying to keep up with you
And I don't know if I can do it
Oh no, I've said too much
I haven't said enough

I thought that I heard you laughing
I thought that I heard you sing
I think I thought I saw you try

But that was just a dream
Try, cry, why try
That was just a dream
Just a dream
Just a dream, dream

- - -

TESTO TRADOTTO:


Perdendo la mia religione

Oh vita, è più grande
E' più grande di te
E tu non sei me
Le distanze che percorrerò
La distanza nei tuoi occhi
Oh no, ho detto troppo
L'ho voluto io

Quello sono io in un angolo
Quello sono io sotto i riflettori
Perdendo la mia religione
Cercando di stare al passo con te
E non so se ce la posso fare
Oh no, ho detto troppo
Non ho detto abbastanza

Ho pensato di sentirti ridere
Ho pensato di sentirti cantare
Credo di aver pensato di averti visto provare

Ogni sussurro
Di ogni ora di veglia
Sto scegliendo le mie confessioni
Cercando di tenere un occhio su di te
Come un ferito, perso e cieco stupido, stupido
Oh no, ho detto troppo
L'ho voluto io

Considera questo
Considera questo, il suggerimento del secolo
Considera questo, lo scivolare
Qusto mi ha portato in ginocchio, fallito
Cosa succede se queste fantasie si avverano
Agitando attorno
Ora ho detto troppo

Ho pensato di sentirti ridere
Ho pensato di sentirti cantare
Credo di aver pensato di averti visto provare

Ma era solo un sogno
Solo un sogno

Quello sono io in un angolo
Quello sono io sotto i riflettori
Perdendo la mia religione
Cercando di stare al passo con te
E non so se ce la posso fare
Oh no, ho detto troppo
Non ho detto abbastanza

Ho pensato di sentirti ridere
Ho pensato di sentirti cantare
Credo di aver pensato di averti visto provare

Ma era solo un sogno
Provare, piangere, perchè provare
E' stato solo un sogno
Solo un sogno
Solo un sogno. sogno

- - -

Losing my religion non parla di religione, ma è una canzone d'amore. Per la precisione è una canzone che parla dell'ossessione che si può avere per un'altra persone che, ovviamente, non ricambia i sentimenti e non si accorge di niente. Normalmente non apprezzo le canzone che trattano questo argomento sfruttatissimo nel mondo della musica (ma anche della poesia e delle arti in generale), ma trattandosi dei REM farò un'eccezione alla regola.
"I wanted to write a classic obsession song. So i did it". "volevo scrivere una classica canzone sull'ossessione. Così ho fatto", dice lo stesso Stipe, cantante del gruppo. Aggiunge anche che è una canzone sull'amore non corrisposto quindi non ci sono dubbi sul significato di questo testo. Quanto al testo, non è necessario esaminarlo per capirlo.
La parte probabilmente più significativa a mio parere è subito all'inizio. Oh life, it's bigger, It's bigger than you, and you are not me. Sembra che subito all'inizio il protagonista della canzone sia già consapevole che tutto il male che prova (e che segue nel testo) è frutto di una sua idea, sa che la vita "è grande", più grande dell'oggetto della sua ossessione e che quindi non dovrebbe perdere la testa (o la religione) in quel modo. Poi però come spesso accade nella realtà, il sapere le cose non serve a niente ed il povero protagonista della canzone scivola nei suoi mali fino a quella che a me sembra genuina autocommiserazione, il finale Just a dream. Quanto alla traduzione, l'unico passo un po' difficile è la frase I set it up che ha un sacco di significati che non sembrano calzare con il resto del testo. Cercando di capire quello che probabilmente Stipe voleva dire, ho deciso di tradurlo con un "l'ho voluto io" che dovrebbe essere appropriato. Infine, il nome provvisorio della canzone era "Sugar cane", ovvero canna da zucchero. Non ho la più pallida idea del perchè questa canzone dovesse chiamarsi canna da zucchero.

Rise


Rise – Public Image LTD, Album, 1986

John Lydon sarà sempre ricordato per essere il Johnny Rotten dei Sex Pistols, ma in realtà ha passato molto più tempo e inciso molte più canzoni con il suo gruppo successivo, i PIL. Il quinto album dei PIL ha un nome molto generico: Album. Se nel 1986 avessimo acquistato l'ultimo lavoro dei PIL su cassetta avremmo comprato "Album: cassette". Se invece fossimo stati all'avanguardia e avessimo preferito comprare l'innovativo Cd, avremmo preso "Album: CD". Esistono anche un Album:12'' e un Album: Video. Insomma, l'album prende il nome dal supporto su cui è registrato. 

John Lydon, meglio noto come Johnny Rotten

Per rendere l'esperienza dell'acquisto ancora più impersonale e generica, la grafica della copertina è la più piatta e anonima possibile, come potrebbe essere un qualsiasi prodotto non di marca acquistato in un supermercato economico.
La seconda canzone di Album, Rise, uscì come singolo. In origine la canzone doveva chiamarsi South Africa Song (canzone del sud Africa), comunque andando in un negozio di dischi avreste comprato semplicemente "single" in una confezione anonima come quella di Album.
Nel 1986 in sud Africa vigeva ancora l'Apartheid, neri e bianchi dovevano vivere in maniera separata e chi non sottostava a questa regola rischiava molto. Rise parla di quel mondo, di coloro che sono finiti in carcere per aver cercato la parità dei diritti e degli orrorri perpetrati in nome della razza superiore.

TESTO ORIGINALE:

Rise

I could be wrong, I could be right
could be wrong

I could be wrong, I could be right
I could be black, I could be white
I could be right, I could be wrong
I could be white, I could be black
Your time has come, your second skin
The cost so high the gain so low
Walk through the valley
The written word is a lie

May the road rise with you
May the road rise with you
May the road rise with you
May the road rise with you

Could be wrong, I could be right
Could be wrong, I could be right

I could be wrong, I could be right
I could be black, I could be white
I could be right, I could be wrong
I could be black, I could be white
They put a hot wire to my head
cos of the thing I did and said
And made these feelings go away
Model citizen in every way

May the road rise with you
May the road rise with you
May the road rise with you
May the road rise with you

Anger is an energy
Anger is an energy
Anger is an energy
Anger is an energy

May the road rise with you
May the road rise with you
May the road rise with you
May the road rise with you

Anger is an energy
Anger is an energy
Anger is an energy
Anger is an energy

Could be wrong, I could be right
Could be wrong, I could be right
I could be wrong, I could be right
I could be black, I could be white
I could be right, I could be wrong
I could be black, I could be white
Your time has come your second skin
The cost so high the gain so low
Walk through the valley
The written word is a lie

May the road rise with you
May the road rise with you
May the road rise with you
May the road rise with you

Could be wrong, I could be right
Could be wrong
They put a hot wire to my head
Cos of the things I did and said
They made these feelings go away
A model citizen in every way
Your time has come your second skin
The cost so high the gain so low

- - -

TESTO ORIGINALE:

Crescere


Potrei sbagliarmi, potrei essere nel giusto
potrei sbagliarmi

Potrei sbagliarmi, potrei essere nel giusto
Potrei essere nero, potrei essere bianco
Potrei essere nel giusto, potrei sbagliarmi
Potrei essere bianco, potrei essere nero
E' giunto il tuo momento, la tua seconda pelle
Il costo è così alto il guadagno così basso
Cammina attraverso la valle
La parola scritta è una menzogna

Possa la strada crescere con te
Possa la strada crescere con te
Possa la strada crescere con te
Possa la strada crescere con te

Potrei sbagliarmi, potrei essere nel giusto
Potrei sbagliarmi, potrei essere nel giusto

Potrei sbagliarmi, potrei essere nel giusto
Potrei essere nero, potrei essere bianco
Potrei essere nel giusto, potrei sbagliarmi
Potrei essere nero, potrei essere bianco
Hanno messo un filo caldo sulla mia testa
Per le cose che ho fatto e che ho detto
E hanno fatto andare via questi sentimenti
Cittadino modello in ogni modo

Possa la strada crescere con te
Possa la strada crescere con te
Possa la strada crescere con te
Possa la strada crescere con te

La rabbia è un'energia
La rabbia è un'energia
La rabbia è un'energia
La rabbia è un'energia

Possa la strada crescere con te
Possa la strada crescere con te
Possa la strada crescere con te
Possa la strada crescere con te

La rabbia è un'energia
La rabbia è un'energia
La rabbia è un'energia
La rabbia è un'energia

Potrei sbagliarmi, potrei essere nel giusto
Potrei sbagliarmi, potrei essere nel giusto
Potrei sbagliarmi, potrei essere nel giusto
Potrei essere nero, potrei essere bianco
Potrei essere nel giusto, potrei sbagliarmi
Potrei essere nero, potrei essere bianco
E' giunto il tuo momento la tua seconda pelle
Il costo è così alto il guadagno così basso
Cammina attraverso la valle
La parola scritta è una menzogna

Possa la strada crescere con te
Possa la strada crescere con te
Possa la strada crescere con te
Possa la strada crescere con te

Potrei sbagliarmi, potrei essere nel giusto
Potrei sbagliarmi
Hanno messo un filo caldo sulla mia testa
Per le cose che ho fatto e che ho detto
E hanno fatto andare via questi sentimenti
Cittadino modello in ogni modo
E' giunto il tuo momento, la tua seconda pelle
Il costo è così alto il guadagno così basso
- - -

Alla fine degli anni '80 in Sud Africa la segregazione razziale non solo era presente, ma voluta e trasformata in forma di governo. Neri e bianchi non dovevano mescolarsi, dovevano rimanere divisi in ogni cosa. Per chi non avesse presente che cosa era l'Apartheid, immaginate uno stato dove ogni cosa è doppia. Esistevano autobus per i bianchi, e autobus più vecchi e senza posti a sedere per i neri. Esistevano negozi per bianchi forniti di ogni prodotto, e negozi per neri dove si trovava poca merce di bassa qualità. Bar per bianchi comodi ed eleganti, e bettole per neri. Dove non era possibile dividere completamente bianchi e neri, come in alcuni posti di lavoro, esistevano ben 4 bagni: 2 per uomini e donne bianchi, e 2 più piccoli e senza WC ma solo una buca per uomini e donne nere. In televisione venivano trasmessi spot commerciali doppi dello stesso prodotto, uno rivolto ai bianchi e uno rivolto ai neri. Questo mondo doppio può far sorridere per la sua palese stupidità, ma il sorriso muore velocemente se pensiamo alle atrocità commesse in nome della divisione. Per farla breve, come spesso succede nel mondo, per mantenere un governo delirante e stupido si ricorre a mezzi barbari: carcere, tortura e omicidio.
In quegli anni il cantante dei PIL ebbe modo di leggere un manuale che descriveva le tecniche di tortura utilizzate in sud Africa sui dissidenti, una lettura tutt'altro che piacevole che lo portò a scrivere la canzone Rise. Come accennato la canzone doveva chiamarsi "canzone del sud Africa", ma poi Lydon scelse di chiamarla "Rise" citando le parole di alcuni dei sopravvissuti agli interrogatori sud africani. In un intervista del 2013 Lydon ha dichiarato che Rise era fortemente ispirata a Nelson Mandela.
Passando al testo, il ripetuto "I could be wrong, I could be right" è ironico, è ovvio che l'apartheid è sbagliata e che almeno in questo caso il caro vecchio Johnny Rotten è nel giusto al 100%.
"I could be white, I could be black" significa che non fa alcuna differenza se si è bianchi o se si è neri. "Your time has come, your second skin" probabilmente è la frase detta dal carnefice alla povera vittima. "The cost so high the gain so low", è chiaramente riferito all'inutile spreco causato dalla segregazione razziale. Spreco di risorse, spreco di materiale e soprattutto spreco di vite umane. "Walk through the valley, The written word is a lie" è una frase che va intesa in maniera generica. Nelle intenzioni dei PIL oltre che denunciare l'Apartheid sud africana, c'era anche l'idea di fare un parallelo con la segregazione che si può vivere anche nel nostro mondo. Il "camminare per la valle" ha un sentore molto biblico, "la parola scritta è una bugia" si riferisce alle convenzioni che ci vengono imposte che siano giuste o meno.
"May the road rise with you" è una frase tratta da un'antica preghiera irlandese, un augurio di buona sorte.
"They put a hot wire to my head, cos of the thing I did and said", qui siamo arrivati alla parte della repressione e della tortura ai danni di chi cerca libertà e parità dei diritti.
"And made these feelings go away, Model citizen in every way", attraverso la tortura si cerca di annullare la personalità di una persona, cancellare la sua individualità e renderlo un "cittadino modello". Questa strofa va rapportata anche al nostro mondo dove, seppure non si viene torturati fisicamente, si cerca di forzare la personalità in modo che tutti pensino ed agiscano allo stesso modo considerato corretto (oppure vantaggioso, specie per chi si occupa di affari).
"Anger is an energy" è una frase che ci ricorda le origini punk di Jhon Lydon, la rabbia è una potente energia che se ben incanalata può essere usata per cambiare le cose.

Otto anni dopo l'uscita di questa canzone, nel 1994, finalmente l'apartheid viene abolita ed il sud africa comincia una nuova era sotto la presidenza di Nelson Mandela. Da allora sono passati molti anni, ma continuare ad ascoltare canzoni come questa può aiutarci a non dimenticare.