lunedì 14 novembre 2016

Intergalactic



Intergalactic – Beastie Boys, Hello nasty, 1998

Il rap e l’hip hop sono generi che non mi hanno mai entusiasmato, di conseguenza ne so molto poco a riguardo. Data la mia poco conoscenza dell’argomento mi limiterò a parlare di uno dei pochi gruppi del genere che apprezzo: I Beastie Boys. Mi piacciono, trovo che abbiano uno stile tutto loro che li differenzia dagli altri. Il loro particolare modo di fare rap deriva dalla loro storia, i Beastie Boys hanno origine nel punk hardcore e nel jazz. Non sono solo rapper, sono prima di tutto musicisti che sanno suonare e sanno farlo bene.  Quindi, i Beastie Boys sono musicisti che si sono dedicati al rap, questo fa una bella differenza. Per i Beastie Boys non si tratta solo di fare rime ben cadenzate, ma di rimare con una bella base musicale. Forse è proprio questo che riesce a farmeli apprezzare, rispetto al resto del panorama rap.

I Beastie Boys versione giapponese

Dalla loro vasta e variegata produzione, scelgo a mio capriccio la canzone “intergalactic” dall’album “Hello Nasty” del 1998. La canzone apre con una campionatura da “la sagra della primavera” di Stravinsky. Lo strano suono simile a un fischio modulato, che spesso si sente nella canzone, proviene dal “risonatore elettronico” elemento chiave del film horror del 1986 “Terrore dall’ignoto”. Durante la strofa sono presenti stralci del “Preludio in Do diesis minore” di Rachmaninov, ci sono anche elementi presi dall’album “Powerhouse” dei Jazz Crusader. Tutto questo materiale viene preso, sapientemente mescolato e poi usato come base per le rime di Intergalactic.
TESTO ORIGINALE:

Intergalactic

Intergalactic, planetary, planetary, intergalactic
Intergalactic, planetary, planetary, intergalactic
Intergalactic, planetary, planetary, intergalactic
Intergalactic, planetary, planetary, intergalactic
Another dimension, another dimension
Another dimension, another dimension
Another dimension, another dimension
Another dimension, another dimension
Another dimension, another dimension
Another dimension

Well, now, don't you tell me to smile
You stick around I'll make it worth your while
My number's beyond what you can dial
Maybe it's because we're so versatile
Style, profile, I said
It always brings me back when I hear, "ooh, child!"

From The Hudson River out to the Nile
I run the marathon to the very last mile
Well, if you battle me I feel reviled
People always sayin' my style is wild
You've got gall, you've got guile
Step to me I'm a rap-o-phile
If you want to battle you're in denial
Comin' from Uranus to check my style
Go ahead, put my rhymes on trial
Cast you off into exile

Intergalactic, planetary, planetary, intergalactic
Intergalactic, planetary, planetary, intergalactic

Jazz and A.W.O.L, that's our team
Step inside the party, disrupt the whole scene
When it comes to beats, well, I'm a fiend
I like my sugar with coffee and cream
Well, I gotta keep it going keep it going full steam
Too sweet to be sour to nice to be mean
Well, on the tough-guy style I'm not too keen
Trying to change the world, I'm going to plot and scheme
Mario C. likes to keep it clean
Gonna shine like a sunbeam
Keep on rappin', 'cause that's my dream
Got an A from Moe Dee for sticking to themes
Now when it comes to envy y'all is green
Jealous of the rhyme and the rhyme routine
Another dimension, new galaxy
Intergalactic, planetary

Intergalactic, planetary, planetary, intergalactic
Intergalactic, planetary, planetary, intergalactic
Intergalactic, planetary, planetary, intergalactic
Intergalactic, planetary, planetary, intergalactic

We're from the family tree of old school hip-hop

Kick off your shoes and relax your socks
The rhymes are spread just like a pox
'Cause the music is loud like an electric shock
I am known to do the wop
Also known for the Flintstone Flop
Tammy D gets biz on the crops
Beastie Boys known to let the beat
Mmm, drop!
Now when I wrote graffiti my name was Slop
If my rap's soup, my beats is stock
Step from the table when I start to chop
I'm a lumberjack DJ Adrock
If you try to knock me you'll get mocked
I'll stir fry you in my wok
Your knees'll start shakin' and your fingers pop
Like a pinch on the neck of Mr. Spock

Intergalactic, planetary, planetary, intergalactic
Intergalactic, planetary, planetary, intergalactic
Intergalactic, planetary, planetary, intergalactic
Intergalactic, planetary, planetary, intergalactic
Another dimension, another dimension
Another dimension, another dimension
Another dimension, another dimension
Another dimension, another dimension
Another dimension, another dimension
Another dimension, another dimension

- - -

TESTO TRADOTTO:

Intergalattico

Intergalattico, planetario, planetario, intergalattico
Intergalattico, planetario, planetario, intergalattico
Intergalattico, planetario, planetario, intergalattico
Intergalattico, planetario, planetario, intergalattico
Un’altra dimensione, un’altra dimensione
Un’altra dimensione, un’altra dimensione
Un’altra dimensione, un’altra dimensione
Un’altra dimensione, un’altra dimensione
Un’altra dimensione, un’altra dimensione
Un’altra dimensione

Beh, adesso, non dirmi di sorridere
Resta qui intorno farò in modo che valga la pena
Il mio numero è più di quel che puoi chiamare
Magari perché noi siamo così versatili
Stile, profilo, ho detto
Mi riporta sempre indietro quando sento “ooh, bambino!”
Dalle rive dell’Hudson fino al Nilo
Io corro la maratona fino all’ultimo miglio
Beh, se mi dai battaglia mi sento offeso
La gente dice che il mio stile è selvaggio
Hai ottenuto un oltraggio, un inganno
Provocami io amo il rap
Se vuoi combattere sei in errore
Vengono da Urano per vedere il mio stile
Vai avanti, prova le mie rime
Ti spediamo in esilio

Intergalattico, planetario, planetario, intergalattico
Intergalattico, planetario, planetario, intergalattico

Jazz e A.W.O.L, sono il nostro team
Vieni alla nostra festa, rovina la scena
Quando si tratta di Beats, beh, sono un mostro
Mi piace il mio zucchero con caffè e crema
Beh, devo continuare a farlo andare a tutto vapore
Troppo dolce per essere aspro bello essere comuni
Beh, sullo stile da duro non sono troppo convinto
Cercando di cambiare il mondo, ho intenzione di disegnare uno schema
A Mario C. piace tenerlo pulito
Brillerà come un raggio di sole
Continuo a reppare, perché è il mio sogno
Preso 10 da Moe Dee per essere rimasti in tema
Adesso quando si tratta di invidia siete verdi
Gelosi delle rime e di come suonano
Un’altra dimensione, una nuova galassia
Intergalattico, planetario

Intergalattico, planetario, planetario, intergalattico
Intergalattico, planetario, planetario, intergalattico
Intergalattico, planetario, planetario, intergalattico
Intergalattico, planetario, planetario, intergalattico

Noi veniamo dalla famiglia dell’ hip-hop vecchia scuola
Togli le scarpe e leva i calzini
Le rime sono diffuse come il vaiolo
Perché la musica è forte come una scossa elettrica
Sono conosciuto per fare il wop
Anche conosciuto per il Flintsone Flop
Tammy D fa business con il raccolto
Beastie Boys sanno come fare beat
Mmm, drop!
Adesso, quando facevo graffiti il mio nome era Slop
Se il mio rap è la minestra, i miei beat sono il dado
Allontanati dal tavolo quando comincio a tagliare
Sono il taglialegna DJ Adrock
Se tenti di battermi finirai deriso
Ti friggerò nel mio wok
Le tue ginocchia cedono e le dita pop
Come la presa al collo di mister Spock

Intergalattico, planetario, planetario, intergalattico
Intergalattico, planetario, planetario, intergalattico
Intergalattico, planetario, planetario, intergalattico
Intergalattico, planetario, planetario, intergalattico
Un’altra dimensione, un’altra dimensione
Un’altra dimensione, un’altra dimensione
Un’altra dimensione, un’altra dimensione
Un’altra dimensione, un’altra dimensione
Un’altra dimensione, un’altra dimensione
Un’altra dimensione

- - -

La difficoltà in questo testo non è nel capirlo, fondamentalmente i Beastie Boys non fanno altro che dire quanto sono bravi e che è meglio non mettere in dubbio la loro capacità di fare rap. Il lavoro duro viene nel trovare ed identificare varie citazione e termini che vengono usati nel testo. Andando per ordine:
“Intergalactic Planetary / Another dimension”, è quello che sono loro. Il loro rap è migliore degli altri, talmente superiore da essere “di un altro pianeta”. Questa canzone è molto autocelebrativa…
Tutto il resto semplicemente dice quanto sono forti fino a “Jazz and A.W.O.L, that's our team”, Jazz è Jazz Thompson, il loro tecnico del suono che si occupa delle chitarre. A.W.O.L. è Amery Smith, batterista meglio noto per la sua appartenenza al gruppo hardcore punk Suicidial Tendencies, ma che suona anche con i Beastie Boys sin dagli arbori del gruppo. I Beastie Boys ci fanno sapere che se sono tanto tosti, è anche merito loro.
Continua la loro glorificazione fino a “Mario C. likes to keep it clean” . Si riferisce a Mario Caldato Jr, Produttore e tecnico di studio da sempre assieme ai Beastie Boys. “Keep it clean” probabilmente significa che è lui che fa in modo che tutto fili liscio, ed è un altro degli elementi che rendono i Beastie Boys così forti.
“Got an A from Moe Dee for sticking to themes” è una dei riferimenti più curiosi della canzone. Kool Moe Doe è stato uno dei primi rapper, durante gli anni del declino compilò una sorta di pagella che assegnava un voto ai rapper. Nella strofa i Beastie Boys si vantano del 10 che Kool Moe ha dato nella loro pagella, sotto la voce “Sticking to the themes”. Quello che non dicono è che le valutazioni su tutte le altre voci erano bassissime, tanto che i Beastie Boys finirono in fondo alla classifica di Kool Moe Doe. In questa canzon c’è anche una certa rivalsa nei confronti di tutti quelli che non consideravano i Beastie Boys rap, la fama e i dischi venduti hanno dimostrato quanto si sbagliavano.
“I am known to do the wop” e “Also known for the Flintstone Flop” sono passi di danza rap. Per chi vuol imparare a fare il WOP, questovideo provvederà (al novantesimo secondo).
“Tammy D gets biz on the crops” , si riferisce alla moglie di uno dei componenti del gruppo, Tamara Davis. Perché la signora Davis, che è una regista di Hollywood, faccia business con il raccolto è un mistero che solo i Beastie Boys conoscono.
“Mmm, drop!”, il “Drop” (goccia) è il punto della canzone dove si fa una pausa prima di reinserire gli strumenti. Ed è proprio quello che accade a questo punto della canzone.
 “Now when I wrote graffiti my name was Slop” , si riferisce alla passione per i graffiti di Adrock, che era a sua volta un disegnatore di murales.
Ultima nota fantascientifica della canzone, “Like a pinch on the neck of Mr. Spock”, si riferisce alla “presa vulcaniana” del comandante Spock, nella celebre serie Star Trek. Una mossa che manda al tappeto con una sola stretta al collo.
La canzone è bella, ed è ancor più bella se ascoltata guardandone il videoclip i cui protagonisti sono, come sempre, gli stessi Beastie Boys.


giovedì 10 novembre 2016

El president



El president – Drugstore e Tom Yorke, White magic for lovers, 1998.

Appena terminate le elezioni del presidente degli Stati Uniti d’America, non posso che sorridere della sconfitta di uno dei candidati e rammaricarmi della vittoria dell’altro. Dopo una campagna elettorale che è stata definita la più sporca della storia degli USA, il popolo ha fatto la sua scelta. Adesso sui giornali possiamo leggere di commentatori che esaminano al microscopio l’elettorato del vincitore: persone poco colte, stupide e spaventate… così dicono. Hanno detto la stessa cosa qualche mese fa per la vittoria a sorpresa in Inghilterra del “leave” dall’Europa. Ma questa è la democrazia, decide la maggioranza, dare degli stupidi ignoranti alla maggioranza è offensivo e poco obiettivo. Non è che la democrazia è valida solo quando vince la parte che piace a noi. Dunque “Viva viva il Presidente”, ma visto che questo è il mio blog, decido io quale presidente.

Il presidente Salvador Allende, durante la difesa del palazzo del governo

E di democrazia, vigliacchi ed eroi voglio parlare, per farlo userò una bellissima e non molto conosciuta canzone del 1998. Il titolo è “El president”, del gruppo rock britannico Drugstore e dell’impareggiabile Tom Yorke, cantante dei ben più conosciuti Radiohead. El president è contenuta nel secondo album dei Drugstore, white magic for lovers, fu cantata durante la manifestazione di protesta per l’estradizione del criminale ex dittatore cileno Augusto Pinochet.
Il presidente di cui parlano i Drugstore e Tom Yorke non è Obama, Trump o uno dei Clinton, è un presidente di ben altra levatura. È il presidente cileno Salvador Allende.

TESTO ORIGINALE:

El president

Yeah yeah ya
Came from the skies
Burst through the gates
With no mercy or disguise

With their hearts set out in flames
I know; I've seen the master plan
Well I'm just a man
(I am just a man)

I'm not giving in
All the people understand
'Cause they all fell down and prayed
I know;


I've seen the master plan
Kill the President
They killed the President
They killed the President

Came from the skies
(Came from the skies)
In all shades of green
We can always justify

We can measure up your dreams
I know;
I've seen the master plan
Kill the President

They Killed the President
Yeah yeah ya
Yeah yeah ya
Yeah yeah ya

They killed the President
they've killed the President
I'm just a man

- - -

TESTO TRADOTTO:

Il presidente

Yeah yeah ye
Arrivato dal cielo
Ha fatto irruzione attraverso le porte
Senza pietà o sotterfugi

Con i loro cuori in fiamme
Io so; Ho visto il piano
Beh sono solo un uomo
(Sono solo un uomo)

Non mi sto arrendendo
Tutti devono capire
Perché si sono inginocchiati e hanno pregato
Io lo so;

Io ho visto il piano
Uccidere il presidente
Loro hanno ucciso il presidente
Loro hanno ucciso il presidente

Arrivato dal cielo
(Arrivato dal cielo)
Con la mimetica verde
Possiamo sempre trovare una scusa

Possiamo confrontarci con i tuoi sogni
Io lo so;
Io ho visto il piano
Uccidere il presidente

Loro hanno ucciso il presidente
Yeah yeah ya
Yeah yeah ya
Yeah yeah ya

Loro hanno ucciso il presidente
Loro hanno ucciso il presidente
Sono solo un uomo

- - -

Perdonatemi se parlo di storia in un blog che dovrebbe parlare di musica, ma la musica va di pari passo con gli eventi e questa canzone racconta di una vicenda vicina nel tempo, ma già considerata storia. Il Cile degli anni ’60 e ’70 non è un paese particolarmente importante, non ha petrolio o altre risorse particolari e in quegli anni (ma anche adesso) se sei privo di ricchezze non interessi al mondo che conta.

DEMOCRAZIA. Il 3 settembre 1970 il Cile elegge come presidente un socialista marxista, di nome Salvador Allende. È il primo, e probabilmente unico, caso al mondo di marxismo eletto democraticamente. Tra le riforme che riuscirà a fare ci saranno sanità, condizioni di lavoro e diritti delle donne. Riforme ben fatte, non riforme come spesso vengono intese oggi. Potrei spendere moltissime parole sul personaggio di Salvador Allende, ma vi invito a cercare e farvi una vostra idea personale. Dopotutto, questo è un blog di musica, non di politica.

VIGLIACCHI. Come guardiamo alla storia moderna, sembra impossibile, ma dietro alla maggior parte delle nefandezze accadute nel globo c’è sempre lei: la CIA. Negli Stati Uniti del 1970, era inaccettabile che un piccolo stato all’interno della loro “area di influenza” decidesse di propria testa di abbracciare il socialismo. Già dovevano sopportare Cuba, cosa sarebbe accaduto se il Cile avesse dimostrato al mondo che il socialismo poteva funzionare nel rispetto della democrazia? E se gli stati limitrofi avessero seguito l’esempio del Cile? Così decisero che il governo di Allende doveva finire. Ci provarono una prima volta, con un trucco politico, ma non funzionò. Quindi passarono alle maniere forti, organizzando e sovvenzionando un colpo di stato per mettere al governo il generale Augusto Pinochet, dittatore a loro gradito. 

EROI. Già una volta il governo di Allende aveva affrontato e superato un tentato colpo di stato, organizzato da una milizia cilena. Ma affrontare un golpe finanziato dagli USA era troppo per il piccolo stato. L’11 settembre del 1973 i militari danno il via all’attacco, Allende si rifiuta di fuggire e combatte assieme ai suoi fedelissimi con l’AK 47 regalatogli da Fidel Castro. Assediato all’interno del Palacio De La Moneda, Allende pronuncia il suo ultimo discorso alla radio rivolto al Cile. Le ultime parole trasmesse furono: 

« Viva Chile! ¡Viva el pueblo! ¡Vivan los trabajadores! Estas son mis últimas palabras y tengo la certeza de que mi sacrificio no será en vano, tengo la certeza de que, por lo menos, será una lección moral que castigará la felonía, la cobardía y la traición. »

« Viva il Cile! Viva il popolo! Viva i lavoratori! Queste sono le mie ultime parole e ho la certezza che il mio sacrificio non sarà vano, ho la certezza che, per lo meno, ci sarà una lezione morale che castigherà la vigliaccheria, la codardia e il tradimento. »

Rimasto solo, si suicidò per non farsi prendere vivo dai golpisti. Era finita l’era delle elezioni, dei partiti, dei comizi. Cominciava la dittatura di Augusto Pinochet, che durò 17 anni e fece 3000 morti e torturò 30000 persone. 

E ANCORA DEMOCRAZIA. Ironicamente, a far cadere il dittatore non fu un atto violento, ma un referendum indetto nel 1988. Convinto di vincere e pressato dalla comunità internazionale Pinochet acconsentì ad indire un plebiscito che, a sorpresa di tutti, perse. Così come la democrazia aveva messo a capo del governo Allende, ora destituiva Pinochet.

El President parla di tutto questo, ed è facile cogliere il significato delle parole. “Came from the skies”, sono le bombe che caddero sul palazzo del governo e sulla casa privata di Allende, sganciate dai caccia bombardieri. “With no mercy or disguise”, le bombe hanno reso palese quello che da mesi la CIA stava facendo, tentare di far cadere Allende con ogni mezzo, compresa la disinformazione ed il controllo dei mezzi di comunicazione. “I know; I've seen the master plan”, a quel punto divenne chiaro il piano della CIA, che non era solo rovesciare il governo, ma anche togliere la democrazia. “Well I'm just a man / I'm not giving in / All the people understand / 'Cause they all fell down and prayed”, Cosa può fare un uomo solo davanti a tanta distruzione e oppressione? Può non arrendersi, continuare a raccontare quello che è accaduto, in modo che tutti sappiano quello che è successo. “In all shades of green”, sono ovviamente i militari nella loro tuta mimetica. “We can always justify”, è il pensiero della CIA: Si può sempre trovare un modo per giustificare le violenze ed i soprusi. Se cercate nella recentissima storia (anche solo 4 o 5 anni fa) vi accorgerete che la pensano ancora così. “We can measure up your dreams”, sempre loro, credono di poterti controllare al punto di poterti far credere qualsiasi cosa vogliano. Infine, “They Killed the President”, l’amara verità. Anche se si è suicidato, il vero killer di Allende è stata la CIA. Con l’assassinio del presidente, hanno assassinato la libertà e la democrazia.